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Progetto "Brescia Smart City"

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Brescia Smart City

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Brescia ha raccolto dal 2012 la sfida di diventare una smart city.
Da allora, l'amministrazione è impegnata nell'elaborazione di un modello di innovazione urbana in cooperazione con partner terzi, sviluppando e sostenendo progetti finanziati da attori pubblici o privati. Le caratteristiche di Brescia la rendono un laboratorio urbano esemplare, poiché risponde ai criteri della tipica città europea di medie dimensioni e ha attivato da tempo un approccio integrato agli strumenti di effettiva attuazione dei processi di innovazione su diversi ambiti.

Ad oggi, il progetto Brescia Smart City si focalizza su alcuni aspetti chiave dello sviluppo urbano in grado di avere un impatto decisivo sulla qualità della vita, sull'economia, sulla cultura e sull'ambiente.

  1. Ambiente ed energia, per uno sviluppo urbano sempre più sostenibile ed efficiente;

  1. Competitività e lavoro, per affrontare la grave emergenza sociale della disoccupazione, della delocalizzazione produttiva e del disagio sociale;

  1. Reti sociali e inclusione, per offrire servizi pubblici più efficienti ed elaborare una strategia organica per accompagnare l'invecchiamento della popolazione;

  1. Mobilità integrata, anche noto come Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) in grado di soddisfare i bisogni di mobilità dei privati e delle attività di oggi e di domani, realizzando una rete di trasporto integrata tra la città e l'area metropolitana;

  1. Valorizzazione del patrimonio, per aggregare tutti i soggetti interessati alla salvaguardia dei beni artistici, storici e archeologici; per sostenere il turismo e il marketing urbano; per fronteggiare la graduale diminuzione dei finanziamenti pubblici con l'ingresso di nuove partecipazioni nelle attività culturali nonché per diversificare il pubblico potenziale con il supporto delle innovazioni tecnologiche e sfruttando i trend globali e territoriali di rivalutazione urbana.

Gli indicatori e i parametri di valutazione delle azioni e dei progetti sono elaborati tenendo conto dei dati e degli indicatori delle città di medie dimensioni e delle loro prospettive di sviluppo.
Il Comune di Brescia partecipa attivamente ai programmi nazionali sulle smart city portando il proprio contributo in termini di massa critica, risorse e capacità organizzativa.
Obiettivo dell'amministrazione è far convergere insieme cittadini, imprese e istituzioni per il progresso della qualità di vita attraverso soluzioni integrate ed efficienti che rispondano a bisogni concreti. Queste includono: sperimentazioni ed applicazioni di progetti e servizi innovativi, una pianificazione più complessa ed integrata, un approccio partecipativo, un'energia più efficiente, una rete di mobilità in costante miglioramento, un utilizzo intelligente e condiviso di dati e tecnologie ICT e, in generale, un utilizzo più efficiente delle risorse per contenere l'impatto ambientale.

Brescia Smart City coordina sul territorio diversi progetti sperimentali, guidati da istituzioni e/o privati, in grado di offrire servizi e prodotti innovativi ai cittadini e di attrarre investimenti e interessi sul territorio.

​​Brescia in dati

Popolazione urbana 195.750 c.a**
Popolazione in provincia 1,262 mln c.a**
Stranieri 36.150 c.a (18,5%)**
Area 91 km²
Prima posa del teleriscaldamento: 1972
Allacciamenti alla rete di teleriscaldamento 20.450 utenze* (più del 70%)*
Raccolta differenziata: città 38,2 %, provincia 53,7% *
Crescita demografica + 1,3% (ultimi10a)**
Invecchiamento: +11% (ultimi10a)**
Indice di vecchiaia: 181,9% (italiani.: 260%, stranieri: 8,1%)**
Indice di dipendenza strutturale: 61% (italiani pop.: 70%, stranieri: 31,3%) **
Infrastruttura urbana di ricarica pubblica per veicoli elettrici: 36 points (urban area)
Servizi di mobilità urbana integrata: metrobus (in servizio da Marzo 2013), bike-sharing, rete di parcheggi e autobus tutti utilizzabili con una sola carta (Omnibus card)
City users: 70.000 persone/giorno c.a

 *   dati A2A Bilancio di sostenibilità 2013, pubblicato sul sito a2a.eu.
**  dati Comune di Brescia, Area Statistica e Informatica, 2013

Ultimo aggiornamento

28/02/2023, 14:47

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Osservatorio Stranieri - home page

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Osservatorio sulle migrazioni e l'inclusione sociale

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OSSERVATORIO COMUNALE SULLE MIGRAZIONI E L'INCLUSIONE SOCIALE
- CONOSCERE PER CAPIRE -

 

La città di Brescia è attraversata ormai da decenni da una pluralità di movimenti di persone, che hanno profondamente cambiato e continuano a cambiare il paesaggio umano urbano. Popolazione italiana e straniera si incontrano in moltissimi luoghi della società bresciana, ma questo non è garanzia di inclusione effettiva e talvolta neppure di comunicazione. Al 1 gennaio 2017 risultano residenti nel Comune 36.625 cittadini e cittadine stranieri su una popolazione complessiva di 197.956 unità, rappresentando il 18,5% del totale dei residenti. Altro dato di interesse è il numero della famiglie straniere pari a 14.150 (15,7% delle famiglie bresciane).

Il Progetto di costituire un Osservatorio Comunale sulla migrazione e l'inclusione sociale intende analizzare da vicino questo fenomeno, all'interno dei Quartieri, delle scuole, dei servizi pubblici, delle strade, per capirne le dinamiche e supportare i rappresentanti dell'Amministrazione e i diversi attori della azione sociale in generale, a mettere a punto adeguate strategie di intervento sul campo. Per fare questo è necessario dotarsi di strumenti di conoscenza in grado di leggere le criticità esistenti o di metterle in luce in modo da prevenire/fare fronte all'esclusione sociale ma anche valorizzare risorse possibili presenti in città nel modo adeguato.


 

STRUMENTI CHE L'OSSERVATORIO INTENDE OFFRIRE ALLA CITTADINANZA

  • Report statistici storici e aggiornati che rendano conto delle dinamiche migratorie della popolazione che vive nella città di Brescia;
  • Indagini statistiche a tema sui diversi ambiti della vita sociale (quartieri, famiglie, matrimoni, prime e seconde generazioni, acquisizione della cittadinanza, etc);
  • Ricerche monografiche, da sviluppare con la collaborazione delle Università cittadine, Enti di ricerca locali e nazionali;
  • Dossier, Rapporti, Indagini qualitative e quantitative, che raccolgono percorsi di integrazione di migranti nella città di Brescia nel possibile raffronto con la realtà nazionale.

 

Per contatti:

Settore Casa, Lavoro e Inclusione Sociale
Servizio Lavoro, Migrazioni e Inclusione
P.le Repubblica, 1
Brescia - 25122

Tel. 030 2977652 - 030 2977631
email: inclusionemigrazioni@comune.brescia.it

Ultimo aggiornamento

19/05/2023, 15:20

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Un processo di co-progettazione a sistema per il futuro del territorio.

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Brescia 2030

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​BRESCIA 2030. 
Un processo di co-progettazione a sistema per il futuro del territorio.
 
Il tema della città intelligente come obiettivo strategico a lungo termine, Brescia 2030, richiede uno sforzo di creatività, innovazione e partecipazione dei soggetti locali, dalle imprese, a partire da quelle del sistema Comune di Brescia, ai soggetti organizzati sul territorio, ai quartieri, ecc.
 
È questa la premessa che apre l’Agenda Digitale Urbana del Comune di Brescia ovvero «lo strumento che definisce le strategie e declina gli obiettivi e le azioni per lo sviluppo di modelli in cui l’innovazione tecnologica (smart city) si accompagni all’innovazione sociale (smart communities)».
Un piano che articola le sue azioni e definisce i suoi obiettivi (misurabili, concreti, con ricadute migliorative sulla città e sui cittadini) in cinque macro linee di interventi, che partono dalla rete e arrivano dritte al futuro. 
Perché l’essenza della smart city sta proprio qui: il processo, che cambia gli obiettivi, che a loro volta rimodulano il processo, e così via, in un continuo ridefinire e rimodulare sempre più ampio, continuo, fluido. In una parola: connesso. 
 
Brescia è una città dalle molte anime e dai molti talenti. Ma è soprattutto, da sempre, un laboratorio urbano di strategie in grado di fronteggiare le sfide del presente attraverso sinergie spesso imprevedibili. E cos’è l’innovazione se non l’unione di creatività, esperienza e capacità di produrre risultati efficaci che generano, a loro volta, valore per tutti i soggetti che hanno contribuito a generarli?
Anche per questo, il piano di innovazione urbana del Comune di Brescia, che negli anni si fa sempre più ampio e partecipato, ha avuto fin dal suo esordio due pilastri fondanti: l’innovazione è un ecosistema; la rete e le tecnologie devono unire le persone. 
Va detto che l’innovazione urbana -secondo le linee che dalla prima Agenda Digitale Europea del 2010 sono state assimilate e rielaborate anche da Brescia- si è innestata in una città che già possedeva infrastrutture uniche e importanti, come l’ampia rete di teleriscaldamento e la metropolitana, dove il mondo dell’impresa vedeva già un impegno sul fronte della rimodulazione degli impatti ambientali, dove la PA stessa vantava primati significativi: Brescia è stata tra le prime città ad avere un portale del Comune e, grazie a un’intuizione lungimirante, aveva iniziato con ASM (oggi A2A) a posare una rete di fibra ottica urbana fin dal 1985.
Un DNA territoriale a innovare, a crescere, a competere che il progetto del Comune mantiene ancora oggi come valore.
 
L’ultima versione dell’Agenda Digitale Urbana datata 25 ottobre 2016 attiva per Brescia un laboratorio territoriale di co-progettazione che vede importanti innovazioni per quello che attiene sia la delineazione della strategia che il suo processo di costruzione. 
Si chiama “Brescia 2030” ed è un percorso di co-progettazione per una visione condivisa di sviluppo del territorio di Brescia. È promosso dal Comune di Brescia insieme alle Università del territorio, ovvero l’Università degli Studi di Brescia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e vede coinvolti una pluralità di portatori di interesse (stakeholders) che sono persone giuridiche private e pubbliche ovvero enti privati o pubblici, con l’obiettivo di elaborare il piano operativo di sviluppo e innovazione urbana e metropolitana in co-progettazione. 
Brescia2030 nasce in attuazione dell’“Agenda Digitale Urbana - Brescia 2030”, approvata lo scorso 25 ottobre dalla Giunta Comunale. Concretamente, il gruppo dei soggetti si focalizza su quattro diverse aree di lavoro: Salute e Benessere, Formazione e Istruzione, Cultura e Turismo, Industria e Impresa. Tutte le aree includono lo sviluppo e l’approfondimento di temi considerati trasversali: sostenibilità, internazionalizzazione, mobilità, impiegabilità, fragilità sociale e immigrazione, dati. Sono i partecipanti ai laboratori che decidono, ad ogni incontro, di allargare la partecipazione a soggetti portatori di interessi chiave. 
Ogni laboratorio è coordinato da un pool di docenti delle Università che armonizzano il metodo di lavoro, dando un metodo scientifico al processo di co-design e operando per la necessaria sintesi del percorso che è prevista per la fine del 2017 e dovrebbe arrivare a definire poche ma concrete azioni, progetti comuni, obiettivi condivisi che siano aggregatori utili per lo sviluppo del territorio, sia in ambito infrastrutturale e digitale che in ambito socio-culturale.
 
La forza di Brescia 2030 non è il risultato, ma il metodo: la leadership delle Università (indiscussi e sempre più necessari protagonisti dell’innovazione) permette di costruire per tutto il territorio un metodo di progettazione che già sta ricadendo sul territorio positivamente, sollecitando una riflessione doverosa e programmatica su un futuro a medio termine, attirando nel dibattito attori chiave e cittadini, ricostruendo in una forma operativa e lungimirante un dialogo a più voci necessario per ricostruire la fiducia tra cittadini e loro delegati.
 
Ultimo aggiornamento

07/03/2023, 11:37

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Aree tematiche
Iniziative, campagne informative, programmi e progetti speciali

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Ultimo aggiornamento

05/07/2017, 13:17

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L' azione dell'uomo, sotto diversi ambiti socioeconomico, religioso e militare , ha fortemente caratterizzato il territorio del Parco.

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Architettura e paesaggio

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Il territorio del Parco delle Colline di Brescia è stato caratterizzato, nel tempo, da una forte presenza e da un marcato intervento dell'uomo, che ha modellato e ''scolpito'' i rilievi collinari fino a determinare i caratteri paesistici ed architettonici ora percepibili.

È possibile indagare e approfondire le caratteristiche secondo alcuni ambiti tematici:

  • l'ambito "socio-economico", in cui emergono i caratteri residenziali, rurali ed industriali (legato alle presenze e alle attività economiche dell'uomo);
  • l'ambito "religioso" (emergenze dei forti caratteri della religiosità locale);
  • l'ambito "militare" (in conseguenza delle caratteristiche geomorfologiche del Parco, che fanno dei rilievi collinari punti strategici per il controllo territoriale​).
Ultimo aggiornamento

02/03/2023, 10:56

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Le specie arboree presenti nel Parco delle Colline di Brescia - schede di approfondimento

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Specie arboree

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Abete rosso

Acero campestre

Acero di monte

Bagolaro

Betulla

Carpino bianco

Carpino nero

Castagno

Cedro

Cercis

Cerro

Farnia

Frassino

Gelso

Leccio

Olmo

Ontano

Orniello

Pino marittimo

Pino nero

Pioppo nero

Platano

Robinia

Rovere

Roverella

Pagine informative

Specie arboree

Abete rosso

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Specie arboree

Acero campestre

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Specie arboree

Acero di monte

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Specie arboree

Bagolaro

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Specie arboree

Betulla

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Specie arboree

Carpino bianco

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Specie arboree

Carpino nero

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Specie arboree

Castagno

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Specie arboree

Cedro

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Specie arboree

Cercis

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Specie arboree

Cerro

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Specie arboree

Farnia

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Specie arboree

Frassino

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Specie arboree

Gelso

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Specie arboree

Leccio

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Specie arboree

Olmo

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Specie arboree

Ontano

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Specie arboree

Orniello

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Specie arboree

Pino marittimo

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Specie arboree

Pino nero

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Specie arboree

Pioppo nero

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Specie arboree

Platano

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Specie arboree

Robinia

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Specie arboree

Rovere

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Specie arboree

Roverella

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02/03/2023, 16:03

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Le specie arbustive presenti nel Parco delle Colline di Brescia - schede di approfondimento

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1 min

Aree tematiche
Specie arbustive

Descrizione

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Coronilla

Erica arborea

Ilatro

Paliurus

Pero corvino

Pungitopo

Rovo

Scotano

Terebinto

Viburno

Vitalba

Pagine informative

Specie arbustive

Coronilla

Descrizione della specie arbustiva

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Specie arbustive

Erica arborea

Descrizione della specie arbustiva

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Specie arbustive

Ilatro

Descrizione della specie arbustiva

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Specie arbustive

Paliurus

Descrizione della specie arbustiva

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Specie arbustive

Pero corvino

Descrizione della specie arbustiva

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Specie arbustive

Pungitopo

Descrizione della specie arbustiva

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Specie arbustive

Rovo comune

Descrizione della specie arbustiva

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Specie arbustive

Scotano

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Specie arbustive

Terebinto

Descrizione della specie arbustiva

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Specie arbustive

Viburno

Descrizione della specie arbustiva

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Specie arbustive

Vitalba

Descrizione della specie arbustiva

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02/03/2023, 16:06

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I boschi nel Parco delle Colline si differenziano in due principali categorie: il bosco termofilo ed il bosco mesofilo

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Aree tematiche
I boschi

Descrizione

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I boschi presenti nel Parco delle Colline si differenziano in due principali categorie: il bosco termofilo ed il bosco mesofilo, in funzione delle condizioni ambientali.

Le specie arboree ed arbustive che crescono nel bosco termofilo trovano collocazione ideali sui versanti sud-orientali, caldi, aridi e calcarei.  Lo stesso aggettivo che definisce il tipo di bosco (termofilo, amante del caldo) qualifica le caratteristiche delle piante che lo costituiscono: esse sono tipicamente presenti nella fascia climatica submediterranea:  la roverella, il carpino nero, l'orniello (vai alla pagina di approfondimento nel link sottostante); alcune specie sono invece prettamente mediterranee, come l'erica arborea e il terebinto.

I boschi mesofili crescono sulle pendici collinari nord-occidentali, con temperature fresche e terreni ad umidità media e maggiore acidità rispetto ai terreni carbonatici. Questi contesti ambientali sono ideali per la crescita di specie come il castagno, la rovere, il carpino bianco, ma anche della robinia, specie che tende a prevalere sulle altre e a diffondersi rapidamente.

Il bosco della Badia, sulla collina di S. Anna, è uno dei boschi più belli nel territorio del Parco, è un tipico esempio di bosco mesofilo.
La variazione del tipo di vegetazione da bosco termofilo a bosco mesofilo è nettissima e molto ben percepibile nel passaggio dai versanti sud-orientali a quelli esposti a nord-ovest: in corrispondenza delle linee morfologiche che separano le pendici con diversa esposizione il passaggio da una tipologia di bosco all'altra è spesso riconoscibile nello spazio di pochi metri.

la coltivazione del bosco

Ultimo aggiornamento

02/03/2023, 15:41

Informazioni generali

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I sei comuni nel parco delle colline di Brescia

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Aree tematiche
I Comuni nel Parco delle Colline

Descrizione

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Superficie comunale destinata al Parco

 

Bovezzo  4.475.332 mq.​
Brescia​ 21.351.700 mq.​
Cellatica​ 2.818.277 mq.​
Collebeato​ 3.439.101 mq.​
Rodengo Saiano​ 3.323.449 mq.​
Rezzato​ 4.600.000 mq.​
Superficie Totale 40.007.859 mq.

 

 

Pagine informative

I Comuni nel Parco delle Colline

Bovezzo

Informazioni sul comune Bovezzo

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I Comuni nel Parco delle Colline

Brescia

Informazioni sul comune di Brescia

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I Comuni nel Parco delle Colline

Cellatica

Informazioni sul comune di Cellatica

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Parco delle Colline

Collebeato

Informazioni sul comune di Collebeato

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I Comuni nel Parco delle Colline

Rodengo Saiano

Informazioni sul comune di Rodengo Saiano

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I Comuni nel Parco delle Colline

Rezzato

Informazioni sul comune di Rezzato

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Ultimo aggiornamento

02/03/2023, 14:42

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Schede ed approfondimenti sulla vegetazione

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Aree tematiche
Vegetazione

Descrizione

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Le caratteristiche del suolo e del clima di un luogo determinano la tipologia di vegetazione che vi si può instaurare.
Le pendici collinari del Parco sono caratterizzate principalmente da zone con forte presenza di roccia calcarea e suolo di spessore limitato ed altre aree in cui il suolo risulta maggiormente acido e ricco d'argilla.
La conformazione geologica del territorio del Parco è tale che ciascuna tipologia di suolo indicata venga a collocarsi quasi ovunque in condizioni climatiche analoghe. In particolare, i versanti sud-orientali con forte insolazione sono anche caratterizzati da suoli aridi, rocciosi e calcarei, che per le loro caratteristiche non trattengono l'acqua.
I versanti maggiormente in ombra, invece, con esposizione nord-occidentale, oltre ad essere più freschi riescono generalmente a mantenere più a lungo l'umidità grazie alla presenza di suoli maggiormente argillosi ed acidi.

i boschi

i prati e le radure

Approfondimenti sulla vegetazione:

  • specie arboree
  • specie arbustive

Pagine informative

I boschi

Informazioni generali

I boschi nel Parco delle Colline si differenziano in due principali categorie: il bosco termofilo ed il bosco mesofilo

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Vegetazione

I prati e le radure

Prati e radure erano destinate al pascolo del bestiame

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Specie arboree

Informazioni generali

Le specie arboree presenti nel Parco delle Colline di Brescia - schede di approfondimento

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Specie arbustive

Informazioni generali

Le specie arbustive presenti nel Parco delle Colline di Brescia - schede di approfondimento

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Ultimo aggiornamento

02/03/2023, 14:14