Il Consiglio di Quartiere si riunisce con cadenza mensile presso il Centro Socio Culturale Trav XII, 58/a.

Per consultare le date delle sedute del Consiglio di Quartiere Villaggio Sereno utilizzare l'apposito servizio on-line.

Per consultare i VERBALI DEL CONSIGLIO DI QUARTIERE 2024 visitare la relativa pagina informativa.

I verbali degli anni precedenti sono a disposizione dei cittadini previa richiesta alla mail:partecipazione@comune.brescia.it

​​​​​Porta Cremona-Volta è un quartiere di Brescia il cui nome deriva dalle vie principali che lo compongono, ossia via della Volta e via Cremona che, partendo da porta Cremona (l’antica Porta Matolfa), si dirigevano verso la pianura percorrendo il territorio di Folzano, per piegare poi verso San Zeno, seguendo lo stesso tracciato della statale Brescia-Cremona.  Di questo tratto di strada, abbandonato nel Medioevo, rimasero e rimangono ancora tracce.
ll quartiere, che si chiama così dal 1862, ha avuto alterne vicende storiche.  Nel 1816, gli austriaci del Regno Lombardo Veneto sottrassero a Brescia questa zona, che divenne il comune autonomo di Sant’Alessandro fino al 1880, anno in cui fu emanato il decreto di annessione al capoluogo. Un tempo il quartiere era attraversato da ovest a est dal torrente Garza, ora coperto.
L’altro nucleo che concorre a formare il quartiere è la Volta. Il nome è dovuto al fatto che il quartiere è situato sulla curva verso est che la strada di collegamento tra Brescia e Cremona compiva in quel punto. La chiesa della Volta, intorno a cui si raccolse il primo nucleo abitato, venne edificata per iniziativa del Cardinale Borromeo. La progressiva espansione del tessuto urbano verso sud ha conglobato anche questo nucleo un tempo periferico.
Tra Porta Cremona e Volta furono edificati nel 1926 il quartiere Leonessa e fra il 1936 e il 1938 il Villaggio Ferrari.
Alla Volta è presente una fermata del metrobus che collega il quartiere al centro città in pochi minuti.
Oggi il quartiere Porta Cremona – Volta è quello che possiede il maggior numero di abitanti.

Il Consiglio di Quartiere Porta Cremona - Volta è così composto:

NEGRINI FABIO Presidente
GHEDI LUISA Vice Presidente
ASGHAR HAMZA
BUFANO ANTONIO
CHAUDHRY TALAT SULTAN TAS
DANTE DANIELA
MORESCHI NIVES
PONZONI MARCO
REGONASCHI NADIA
SANFELICI MARGHERITA
YASHIR MUNAHIL

Per rendere più puntuale ed efficace l'azione del Consiglio di Quartiere puoi segnalare eventuali criticità e formulare le tue proposte a cdqportacremona@comune.brescia.it

Per consultare le date delle sedute del Consiglio di Quartiere Porta Cremona-Volta utilizzare l'apposito servizio on-line.

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I verbali degli anni precedenti sono a disposizione dei cittadini previa richiesta alla mail:partecipazione@comune.brescia.it

​​​​Si suppone che il nome della frazione derivi da un dominus chiamato Felice o Fulcius, sulla base di ipotesi relative al toponimo “Falciano” di cui si parla in documenti del 1037. Secondo un'altra interpretazione, il toponimo potrebbe derivare dalla denominazione latina "Fundus infulcianus" che significa "fondo nei pressi di un fitto bosco”.
Il primo insediamento, che viene fatto risalire all'età medievale, faceva parte del “territorium civica” che l'Imperatore Corrado II il Salico donò al Vescovo di Brescia nel 1035 e che in precedenza era appartenuto all'abbazia di Nonantola (Modena) grazie ad una donazione risalente all'epoca longobarda. Alterne vicende e dominazioni anche straniere lo resero ora indipendente ora legato a Brescia. E’ stato Comune autonomo fino al 1865.
Recenti e continui interventi di trasformazione urbana e di ampliamento hanno aumentato la popolazione del quartiere, in continuo incremento. Vivace è anche l’attività delle associazioni che operano all'interno del centro sociale, dell'oratorio e della società sportiva locale.

Il Consiglio di Quartiere Folzano è così composto:

IANNELLI ANNAMARIA Presidente
AMIDANI DIEGO Vice Presidente
FRANCESCHINI ELENA
IANNELLI IRENE
MOR MATTEO
PERLOTTI BASILIO

Il  Consiglio di Quartiere si riunisce, di norma, il giovedì con cadenza mensile presso la Sala Civica di Via Palla 13. Mezz’ora prima della riunione mensile, un membro del consiglio è a disposizione dei cittadini per eventuali confronti, informazioni, segnalazioni.

Se vuoi seguire l'attività del Consiglio di Quartiere consulta le bacheche presenti sul territorio:

• Via Malta angolo via Galeazzo Orzi (capolinea bus N. 4)
• Via della Palla - Muro Punto comunità
• Parco della Pace via della Cascina Tesa

Per rendere più puntuale ed efficace l'azione del Consiglio di Quartiere puoi segnalare eventuali criticità e formulare le tue proposte a  cdqfolzano@comune.brescia.it

​​​​​L'attuale quartiere Don Bosco nel XIV secolo era compreso in una "vicinìa" denominata "Bottonaga" (il termine Butenaga si legge già in un rogito del 1181 ),  che iniziava proprio al di fuori delle mura della città, al di là della porta di San Nazaro, in quella che veniva chiamata Terra Madonnina per la presenza di una antica edicola mariana. Fino al 1880 questo territorio fu comune autonomo prima con la denominazione di Bottonaga (1797-1805) e quindi di Borgo San Nazaro, che fu infine annesso a Brescia. Fino alla seconda metà dell'ottocento nella zona sorgevano, immerse in un ambiente prevalentemente rurale, poche case isolate e l'attuale chiesa di Santa Maria in Silva, ultimata nel 1857, che fu soprannominata dal popolo "Madunina dei custù" presumibilmente per la presenza di numerose ortaglie in cui si coltivavano verze.
Il quartiere è delimitato a nord dalla linea ferroviaria Milano-Venezia, presente dal 1850. Via Corsica, che costituisce il principale asse viario del quartiere acquisì l'attuale configurazione tra gli anni '30 e gli anni '50 del secolo scorso. Un notevole impulso allo sviluppo del quartiere fu dato dall'arrivo dei religiosi appartenenti all'ordine dei Salesiani (1925), in onore del cui fondatore prende il nome il quartiere a partire dal 1937, stesso anno in cui essi posero la prima pietra del tempio votivo dedicato a San Paolo Apostolo.  Sempre di quel periodo è la costruzione delle villette dette "dei ferrovieri" nella zona compresa fra la ferrovia e le vie attualmente denominate San Giovanni Bosco, Via Dalmazia e Via Toscana.

Il Consiglio di Quartiere Don Bosco è così composto:

CHERUBINI TIZIANA Presidente
CALUBINI CLAUDIA Vice Presidente
BONERA FRANCESCA
LEGATI ANDREA  
MOR FULVIO
PENOCCHIO FRANCESCO
RAHMAN ABDUL
SMUSSI ISABELLA
ZANINI MAURIZIO

Per  rendere più puntuale ed efficace l'azione del Consiglio di Quartiere puoi segnalare eventuali criticità e formulare le tue proposte a  cdqdonbosco@comune.brescia.it

 Il Consiglio di Quartiere si riunisce il primo martedì del mese con cadenza bimestrale/mensile presso la Sala Civica di Via Lamberti n.4.

Per informazioni consulta le bacheche presenti sul territorio:  

​​​​Si tratta di un'area a sud ovest del centro storico di Brescia, compresa tra la tangenziale ovest, la tangenziale sud, via Dalmazia e lo scalo merci ferroviario.
Chiesanuova deve probabilmente il suo nome alla presenza della “Nuova” Chiesa costruita all’inizio del XVII secolo per ordine del Vescovo Gradenigo e consacrata nel 1629.
Il suo territorio è stato fin dal XIII secolo fiorente zona agricola, ricca di canali irrigui che ne hanno determinato la ricca produzione. L’opulenza è testimoniata dalla presenza ancor’oggi sul suo territorio di alcune grandi cascine e vere e proprie dimore nobiliari. L’espansione edilizia si è avuta a partire dagli anni ’60 del 900, grazie anche a programmi di edilizia economico popolare. Chiesanuova è un quartiere caratterizzato fin dalla sua nascita da un mix di piccole attività produttive e residenze. Eccetto la zona delle case popolari di via Livorno, la tipologia residenziale del quartiere è composta principalmente da abitazioni bifamiliari e trifamiliari, a medio bassa densità abitativa. Degli anni 70 è la costruzione della nuova chiesa in via della Noce, progettata dagli architetti Fasser, Mettifogo, Rubagotti e Simeoni. Più di recente il quartiere si è espanso a ovest, fino al confine territoriale del Comune.

Il Consiglio di Quartiere Chiesanuova è  così composto:

CAUZZI CLAUDIA Presidente
AL HAZMI ABOBAKR AMEN ALI FAHAD Vice Presidente
ARCANGELO ANTONIO
BONERA DANIELE
FORMATO STEFANIA
HAID SARA
MANISERA ALBERTO
MEHMOUD ANSAR
ORIZIO ANDREA

Il Consiglio di Quartiere si riunisce il terzo martedì del mese presso la sala civica di Via Livorno,7.

Per consultare le date delle sedute del Consiglio di Quartiere Chiesanuova utilizzare l'apposito servizio on-line.

Per consultare i VERBALI DEL CONSIGLIO DI QUARTIERE 2024 visitare la relativa pagina informativa.

I verbali degli anni precedenti sono a disposizione dei cittadini previa richiesta alla mail:partecipazione@comune.brescia.it

I verbali degli anni precedenti sono a disposizione dei cittadini previa richiesta alla mail:partecipazione@comune.brescia.it

​​​I primi insediamenti nella zona risalgono al XII secolo, ma fino al XVI secolo non si ebbero significativi incrementi demografici, quando, con la costruzione del convento di Sant'Antonio e la bonifica delle terre circostanti si ebbe un primo nucleo di popolani a servizio del convento. Nel 1536 fu concesso ai Francescani cappuccini l’utilizzo della Badia di San Gervasio e Protasio al Mella, ex monastero vallombrosano situato ai piedi del colle chiamato Badia Bassa o Borgo Santellone. Il 30 dicembre 1639, il Pontefice Urbano VIII autorizzò la cessione gratuita di un appezzamento di terreno adiacente al convento per costruirvi una chiesa dedicata a Sant’Antonio, che subito fu consacrata dal Cardinale Ottoboni, in seguito divenuto pontefice con il nome di Alessandro VIII. In età napoleonica la Badia fu ceduta a privati per poi essere restituita ai Cappuccini con la Restaurazione. L’attuale Villaggio Badia prende corpo a partire dal 1958 quando Padre Ottorino Marcolini, diede il via alla costruzione e la affidò alla cooperativa "Quartiere La famiglia".  Al corpo storico si sono aggiunte, negli anni ‘80 e ’90, ulteriori edificazioni, verso ovest in località Mandolossa e al confine con Cellatica. Sempre a inizio anni ‘90 è stato realizzato un grande parco che fa da cuscinetto fra la via Prima e via Vallecamonica, sul limitare sud del quartiere. Fra le dotazioni infrastrutturali recenti è da ricordare il Centro Sportivo Ricreativo, di via Badia.

Il Consiglio di Quartiere Villaggio Badia è così composto:

PILOTTA MARCELLA Presidente
LUSSIGNOLI GIORDANO Vice Presidente
BRUNETTI ELISA
DI SABATO PIETRO
ESTI LUCA
ROSSI BEATRICE
SALEMI LUCIANO

​​Il nucleo originario del quartiere Primo Maggio risale agli anni 1925-1926 e fu promosso dall’Istituto per le Case Popolari che costruì 25 casette bifamiliari poi assegnate a  operai e impiegati degli stabilimenti vicini (Togni, Tempini, Caffaro, Om). A quel tempo, il quartiere si trovava nella periferia della città, dove i lotti di terreno erano meno costosi. Su quell’area, disposta a cuneo tra le ferrovie Brescia-Milano e Brescia-Iseo, si voleva infatti realizzare un porto su un canale navigabile che avrebbe dovuto collegare il fiume Adda, le città di Bergamo, Brescia, Mantova e il fiume Po. Tale progetto fu poi abbandonato e i terreni furono edificati con lo scopo di realizzare case per i lavoratori.  Nel 1929 il quartiere fu intitolato “XXI aprile”, per celebrare la “festa del lavoro” istituita dal regime. Nell'agosto del 1946, dopo la liberazione, il quartiere fu ribattezzato 1° Maggio, confermando la vocazione di quartiere prevalentemente operaio. Dalla seconda metà degli anni ’70 del secolo scorso, si determinò un progressivo e radicale mutamento del tessuto urbano, con il graduale abbandono degli insediamenti industriali posti ai lati del quartiere, in parte soggetti a trasformazione edilizia e, in altri casi, ancora in attesa di una nuova destinazione.

Per rendere più puntuale ed efficace l'azione del Consiglio di Quartiere puoi segnalare eventuali criticità e formulare le tue proposte a  cdqprimomaggio@comune.brescia.it

​​​​Il quartiere confina a nord con il Comune di Collebeato, a ovest con il Comune di Cellatica a sud con il quartiere di Chiusure e a est con il Fiume Mella e dal fiume deriva appunto il suo nome (dal celtico “ur ragh” che significa “davanti al fiume”). Qui esisteva l’unico guado sul fiume che dall’antica Brixia consentiva di portarsi sul lago di Iseo. L’abitato, presente fin da allora, fu poi occasionale dimora del longobardo Re Desiderio. Secondo documenti storici nel 1493 contava 150 abitanti e la popolazione crebbe di poco fino al 1764 (196). Urago, originariamente Comune, conservò la propria autonomia fino all’epoca napoleonica, quando, con l’avvento della Repubblica Cisalpina fu incorporato a Brescia (1805), per poi nuovamente staccarsene. Al primo censimento del Regno d’Italia (1861) contava 332 abitanti. Nel 1867 fu aggregato a Fiumicello prendendo  il nome di Fiumicello-Urago. Nel 1884 il Comune fu definitivamente assorbito da Brescia. Il picco dello sviluppo demografico si ha in epoca moderna, dagli anni sessanta del 900, grazie anche all'intervento dell'edilizia popolare e alla metanizzazione della zona (1961). L’espansione edilizia si è avuta sia in direzione di Cellatica (Quartiere Abba, Torricella), sia verso Collebeato (Rotonda Montiglio). È stata preservata dall’espansione edilizia la zona collinare: i Campiani con i “monti” Ratto e Picastello e il colle di Sant’Anna fanno infatti parte del “Parco delle Colline” istituito grazie ad un accordo fra i Comuni di Brescia, Concesio, Bovezzo, Collebeato e Cellatica, tendente a valorizzare il patrimonio naturale e paesaggistico della zona pedemontana.
Da segnalare la Pieve, costruita nel 1600 su una preesistente costruzione romanica del X secolo di cui rimangono vestigia; restaurata tra il 1986 e il 1989 è ora un importante centro di aggregazione artistica e culturale e ospita, oltre alle frequenti mostre di pittura, i concerti della banda parrocchiale denominata "Corpo Bandistico Urago Mella", fondata nel 1924.

Il Consiglio di Quartiere Urago Mella risulta così composto:

PASOTTI ANDREA Presidente
CELIKER BARBARA Vice Presidente
BERTOGLIO FRANCESCA
DONATINI LORENZO ROBERTO
FORESTA ROSANNA
GHIDINI GUIDO
MORETTI ORNELLA  
PENOCCHIO GIUSEPPE (detto PINO)
MIGLIORATI NICOLA

Il Consiglio di Quartiere si riunisce a cadenza bimestrale, con avvisi pubblicati anticipatamente, presso la sala civica Ferrante Aporti in Via Sant'Emiliano, 2/A, ed ascolta le istanze, le proposte e le segnalazioni dei cittadini prima di ogni seduta per almeno 30 minuti.

​​​​​Il quartiere prende il nome da un vaso d’acqua anticamente noto come “Fiumicella”. Dal 1867 al 1884 insieme a Urago Mella formava il comune autonomo Fiumicello-Urago, che fu poi annesso a Brescia. Il suo territorio, da zona eminentemente agricola, originariamente vocata alla coltura della vite, si trasformò, nel corso dei secoli, dapprima in borgo artigianale e quindi in vero e proprio centro industriale, infatti dal 1800 e fino a tutto il ‘900 qui si insediarono importanti stabilimenti, dai primi filatoi fino ad industrie siderurgiche, chimiche e infine metalmeccaniche. Come numerose zone segnate dal passaggio dei canali che caratterizzavano il territorio Bresciano, anche Fiumicello vide sorgere varie officine sul fiume Grande, grazie al quale venivano mosse le ruote ad acqua. In Via Carducci era presente un filatoio che per lungo tempo diede anche la propria denominazione alla via, nota appunto come via Filatoio o Filatoglio. Fiumicello, ormai inglobato nella città, è attraversato da Via Volturno e bagnato a ovest dalle acque del fiume Mella. Il suo territorio comprende anche il tratto di via Milano che va dal lato ovest del Cimitero Vantiniano fino all’imboccatura della tangenziale. Negli anni più recenti il quartiere ha subito importanti trasformazioni, sia dal punto di vista demografico, sia dal punto di vista urbanistico, è infatti in corso un profondo rinnovamento del tessuto edilizio del quartiere, poiché i  vecchi insediamenti produttivi sono via via sostituiti da edifici residenziali, e da aree  verdi attrezzate, che ne migliorano decisamente la vivibilità.

Il Consiglio di Quartiere  Fiumicello è così composto:

DI MARTINO ALBERTO Presidente
PARISSENTI ELENA Vice Presidente
CAPOZZI NICOLA
GORLANI GLORIA
MUHAMMAD ASIM
SINGH GURPREET
TAGLIETTI ADRIANA

Il Consiglio si riunisce l'ultimo mercoledì del mese presso la saletta dell'Oratorio della Parrocchia S.Maria Nascente in Via Manara n.26 mentre i gruppi di lavoro del Consiglio si riuniranno nel saloncino in via Villa Glori n.13.

Per rendere più puntuale ed efficace l'azione del Consiglio di Quartiere puoi segnalare eventuali criticità e formulare le tue proposte a  cdqfiumicello@comune.brescia.it