Sabato 22 febbraio alle 20.45, al Teatro Arcobaleno in via Luciano Manara 23, si conclude il ciclo "Fiömezèl, Fiömezèl a Teatro!" inserito nel primo atto della stagione di teatro dialettale 2025 "Us da le as".

La compagnia teatrale "Speta che rie" di Castelmella, metterà in scena "O de rinf o de ranf" commedia con testo di Oliviero Migliorati.

La storia si svolge in un paesello di campagna dove manca la tanto sospirata sala polivalente e il sindaco, in accordo con un bottegaio e aiutati dagli abitanti del paese, vorrebbe costruirla nella chiesa del convento, ma i due frati rimasti non ne vogliono sapere di ritornare alla casa madre. Un evento traumatico mette il priore in condizioni di perdere la memoria e ogni qualvolta si addormenta al risveglio pensa di essere un'altra persona e passa da un personaggio all'altro .

Per informazioni contattare il numero di telefono telefono 030 313091 dalle 13.30 alle 15.30.

Ingresso 6 euro.

Sabato 22 febbraio, alle 11 nella Sala Grande del Teatro Grande, in Corso Giuseppe Zanardelli 9°, è in calendario il penultimo appuntamento del ciclo "Lezioni di storia", organizzato in collaborazione con Editori Laterza e intitolato quest'anno "I confini del mondo".

Michela Ponzoni, storica scrittrice e autrice e conduttrice televisiva, parla di "Apparire delle cose impossibili. La patria oltre i confini di antifascismo e Resistenza, narrando di Camilla Ravera, Sandro Pertini, Ada Gobetti, Ursula Hirschman, alcuni degli uomini e delle donne di quel periodo che hanno scardinato l'idea dei confini ideologici e politici in nome dell'unità antifascista, per una Patria immaginata e per molto tempo solo immaginaria.

Fino a domenica 9 marzo, inaugurazione sabato 22 febbraio alle 17.30, nelle sale Neoclassiche del Mo.Ca centro per le nuove culture, a Palazzo Martinengo Colleoni in via Moretto 78, è allestita "Bielorussia: 30 anni di regime in 30 manifesti", esposizione personale di Arthur Vakarov, grafico bielorusso riconosciuto come uno dei desiner più influenti del suo paese, vincitore di premi internazionali, condannato per il proprio lavoro come "estremista" a sette anni di prigione, e per questo costretto a fuggire per evitare la repressione politica e proseguire l'attività in Polonia.

Il progetto “30 anni di dittatura in 30 manifesti”, già esposto a Vilnius, Varsavia, Danzica, Stoccolma e Tallinn, offre l'occasione per riflettere, attraverso il linguaggio visivo della grafica, sulle tre decadi di governo autoritario in Bielorussia e sulle sue implicazioni politiche, sociali e culturali. L’evento è testimonianza della lotta per la libertà di espressione e dei diritti umani, attraverso l’arte e la comunicazione visiva.

La mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 9 marzo, tutti i giorni dalle 16 alle 19, con ingresso libero.

Sabato 22 febbraio, alle 15 negli spazi del MICS in via Milano 105q, penultimo appuntamento con la programmazione dell'edizione 2025 del "Festival della lingua madre", organizzato dall'omonima associazione per ricordare il diritto inalienabile di mantenere la lingua che portiamo con noi sin dalla nascita.

Protagonista del pomeriggio è il continente asiatico con le comunità di Bangladesh, Pakistan, Sri-Lanka e India.

L'iniziativa, che si conclude domani domenica 23 febbraio alla 16 in largo Formentone con un evento dedicato alle scuole, è collegata alla ricorrenza del 21 febbraio, data ufficiale della celebrazione che promuove la lingua madre, la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo, scelta dall'Unesco per ricordare il giorno in cui alcuni studenti furono colpiti e uccisi dalla polizia a Dacca, la capitale dell'attuale Bangladesh, mentre manifestavano per il riconoscimento della loro lingua, il bengalese, come una delle due lingue nazionali dell'allora Pakistan.

Sabato 22 febbraio, alle 15.45 al LUDO.NET via Cimabue si chiude la "Festa dei popoli 2025", organizzata da Consulta per la Pace, Casa delle Associazioni, Circolo Acli S. Polo Cimabue, NO ONE OUT, CdQ San Polo Cimabue, NET e il centro Family Polo, allo scopo di far conoscere il lavoro che le associazioni svolgono al di fuori dei nostri confini e creare un momento di riflessione interculturale utilizzando il cibo declinato nelle sue varie e variegate forme e visto come denominatore che accomuna.

Per la conclusione dell'iniziativa la compagnia "Cicognateatro Fiabe" mette in scena "Il filo delle parole", spettacolo teatrale di fiabe, storie, miti nelle nuove lingue dell’Italia contemporanea, raccontati, cantati e giocati da attrici e attori emigrati nel nostro Paese

Venerdì 21 febbraio alle 14, con registrazione dei partecipanti alle 13.45, nella sala del Camino di palazzo Martinengo delle Palle in via San Martino della Battaglia 18 avrà inizio la nona edizione di "Salute in comune", il tradizionale progetto di informazione, formazione e divulgazione su temi di attualità riguardanti salute e benessere dei cittadini organizzato dalla Fondazione Brunelli.

Durante il primo incontro si parlerà del ruolo dei giornalisti all'interno del dibattito etico sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, sanciti dall'Assemblea Generale dell'Onu il 20 novembre 1989 con l'approvazione della "Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza".

Il ciclo completo si articola in sei appuntamenti, a cadenza mensile, che si terranno nella sala del Camino di palazzo Martinengo delle Palle e in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Brunelli (link in fondo alla pagina). I convegni si svolgeranno dalle 14 alle 18.

Ingresso libero aperto alla cittadinanza, fino a esaurimento dei posti disponibili.

L’iscrizione ai seminari, solo per i giornalisti al fine di ottenere l'assegnazione dei crediti formativi, avviene attraverso la piattaforma dell'Ordine dei Giornalisti (link in fondo alla pagina).