Descrizione
È stato presentato l'ingresso della "Filatrice e piccola mendicante" di Giacomo Ceruti nel percorso permanente della Pinacoteca Tosio Martinengo. La tela, concessa in comodato da una collezione privata, consolida la Pinacoteca come il "museo di Ceruti", che con questo dipinto raggiunge le venti unità delle opere dell'artista.
La Filatrice e piccola mendicante si annovera nel cosiddetto "ciclo di Padernello", una serie di tredici "scene rustiche" scoperte nel 1931 dallo storico dell'arte Giuseppe De Logu nel castello di Padernello, allora di proprietà di Filippo Salvadego Molin Ugoni. Questo nucleo costituisce il più coerente e qualitativamente alto insieme di opere prodotte da Ceruti, che qui mette in scena una sfilata di mendicanti, reduci di guerra, emarginati, umili lavoratori, donne intente ad apprendere e a praticare i lavori femminili. Rispetto alle interpretazioni apertamente sorridenti e allusive dei coevi pittori di genere, l'artista milanese predilige un approccio più serio, silenzioso e solenne nella restituzione di questi soggetti, svuotandoli – almeno da un punto di vista formale – di un registro comico o moraleggiante e caratterizzandoli con una spiccata verosimiglianza ritrattistica.
La Filatrice e piccola mendicante porta a sei le tele del celebre ciclo conservate nella Pinacoteca Tosio Martinengo che nel corso degli anni il museo ha visto crescere il numero dei dipinti di Ceruti conservati nelle proprie collezioni.
La presentazione della Filatrice e piccola mendicante coincide con il prestito di un'altra opera di Ceruti dalle collezioni civiche bresciane, la Filatrice, all'importante mostra monografica dedicata a Giacomo Francesco Cipper detto il Todeschini, inaugurata il 12 aprile presso il Castello del Buonconsiglio di Trento. L'artista di origine austriaca, ma attivo a Milano, costituisce un importante precedente per la pittura di genere di Ceruti.