Restauro teatro romano

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Presentato il piano di rifunzionalizzazione

Data:

08 aprile 2025

Tempo di lettura:

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Progetto restauro teatro romano. Presentazione
Progetto restauro teatro romano. Presentazione

Descrizione

È stato presentato il progetto di massima relativo al restauro architettonico e alla rifunzionalizzazione del Teatro romano, sviluppato dall'architetto David Chipperfield su commissione di Fondazione Brescia Musei d'intesa con il Comune di Brescia e la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Brescia.

All'architetto inglese è stato chiesto di individuare i contenuti architettonici e d'indirizzo fondamentali per le successive fasi di progettazione, preliminari alla stesura del "Progetto di Fattibilità Tecnico Economica" e all'elaborazione del progetto definitivo, con i passaggi autorizzativi da parte degli uffici competenti.

Il progetto elaborato dallo studio Chipperfield ha preso avvio dall'analisi di natura archivistica concentrata in particolare sulle vicende che, nel corso del Novecento, hanno portato a un progressivo, e tuttora in corso, recupero dei resti archeologici e all'emergere della coscienza di questo luogo nel percepito cittadino, anche grazie all'utilizzo, saltuario, come spazio per accogliere spettacoli. Il lavoro di progettazione è stato condotto nel rispetto di principi guida fondamentali, tra i quali quello del Teatro nella sua triplice natura di sito archeologico, di manufatto e di luogo nato con l'originaria funzione di ospitare l'attività teatrale. Il progetto coniuga la preservazione del patrimonio materiale e di quello immateriale.

Il disegno dell'architetto Chipperfield è concepito per integrare al proprio interno gli esiti del progetto di studio, restauro e rifunzionalizzazione inclusiva del Teatro Romano e palazzo Maggi Gambara nell'ambito di un apposito e articolato programma di Welfare Culturale.

L'intervento è azione propedeutica a futuri programmi di recupero integrale e pone l'attenzione in particolare sulle barriere architettoniche che caratterizzano per sua stessa fisionomia l'area, parte naturali e parte connaturate alla sua storia, con una azione che prevede linee di inclusività e accessibilità, per di poter rendere facilmente visitabile la cavea, anche con soluzioni temporanee che accompagnino alla visione nel corso delle attività di scavo che interesseranno l'area negli anni a venire.

Il progetto di rifunzionalizzazione è caratterizzato dall'attenzione nel mettere a sistema le necessità di ordinaria ed efficace fruizione del sito archeologico con la possibilità di attrezzarne l'impiego per lo spettacolo dal vivo durante la stagione estiva, in quanto è concepito con il preciso scopo di riportare nel cuore della Brescia romana una funzione di aggregazione sociale e culturale.

Il progetto consentirà sia l'uso di parte della cavea per l'accoglienza del pubblico sia l'utilizzo del pulpito restituendolo all'originaria funzione di palcoscenico e rievocando, attraverso strutture parte permanenti e parte effimere, l'antica e monumentale struttura del frontescena, perduta probabilmente a causa di un terremoto. Parallelamente comporterà la creazione di percorsi di visita che consentiranno la piena percorribilità di tutti gli ambiti del teatro, a partire dalla cavea e dal pulpito e fino alla media cavea, includendo i vomitoria (gallerie con funzione d'ingresso) collegati alla summa cavea. L'estensione del percorso di visita alle parti più elevate della costruzione consentirà di raggiungere un punto panoramico per godere un'inedita prospettiva sull'intera cornice archeologica, spaziando con la vista anche fino all'area sacra di Piazza del Foro e del Capitolium.

Ultimo aggiornamento

14/04/2025, 09:26