Descrizione
La Giunta ha approvato il progetto esecutivo per la rifunzionalizzazione del piano terra del Museo di Scienze Naturali di Brescia, nato con l’obiettivo di restituire alla città e al quartiere un polo culturale a carattere scientifico.
Realizzato tra l’inizio degli anni ’70 e il 1987, il Museo oggi è ospitato in un edificio costituito da una complessa articolazione di parallelepipedi intorno a un alto corpo centrale, che accoglie anche la biblioteca.
Il progetto si pone come strumento, mettendo una “scena fissa” a disposizione dell’attività espositiva, culturale ed educativa, ma al tempo stesso prevedendo una flessibilità e una molteplicità d’uso nate dalla volontà di valorizzare lo spazio esistente, allo stato di fatto molto frammentato sia per la costituzione dell’edificio stesso, sia per i vari adeguamenti che l’edificio ha subito. La strategia progettuale si fonda sull'introduzione di un elemento unificatore: una parete continua che, percorrendo l'intero museo, si configura come fil rouge capace di creare coesione tra spazi eterogenei. La parete in cartongesso (per rispettare a pieno le norme in materia di prevenzione incendi) ricoperta di legno non si limita a rivestire le superfici esistenti, ma diventa il supporto di una nuova narrazione espositiva. Un’altra parete, questa volta più leggera in policarbonato, avvolge il core dell’edificio e ospita la guardiola, che ora sarà chiusa e protetta anche dalle escursioni termiche.
Questa “nuova pelle” del museo funge anche da dispositivo tecnico ed è perfettamente integrata con tutte le esigenze impiantistiche: consente infatti una riqualificazione dell’impianto elettrico, sfruttando lo spessore della struttura del telaio del cartongesso e le intercapedini che si creano per far passare eventuali nuovi cablaggi.
Il rivestimento continuo, in sostanza, permette di preservare la configurazione spaziale principale introducendo una dimensione estetica e funzionale rinnovata che trasforma il piano terra da semplice spazio di transito a vero ambiente espositivo integrato. I materiali utilizzati sono sostenibili, naturali e in linea con i requisiti richiesti dalla nuova normativa.
Il progetto, inoltre, vuole anche valorizzare il naturale accesso al Museo attraverso il parco, un giardino progettato come percorso botanico, che comprende molte specie arboree dell'Italia settentrionale, sia latifoglie sia conifere. Gli spazi verdi esterni del Museo, dunque, vedranno la ricollocazione di due tigli all’ingresso, la costruzione di una rampa di accesso (per rendere accessibile l’ingresso in terra stabilizzata), la riqualificazione della corte interna (prima stanza vera e propria) a cielo aperto, dove la nuova pavimentazione e la nuova impermeabilizzazione permetteranno la gestione di alcune vasche (aiuole) piantate. Infine, le aree esterne in diretto contatto con il museo saranno depavimentate con la rimessa a verde delle aree più prossime alle aperture finestrate.
Il progetto è stato redatto dai professionisti dello studio Associates Architecture Srl, l’importo complessivo previsto per l’intervento è di 390mila euro. La durata prevista dei lavori è di 120 giorni naturali consecutivi, che dovrebbero iniziare nel mese di marzo e terminare entro l’estate.
Durante il cantiere, le attività educative del Museo rivolte alle numerose classi che frequentano i laboratori saranno garantite grazie agli spazi messi a disposizione da Brescia Musei in Castello.