Descrizione
Fino al preossimo 15 febbraio, nella pinacoteca Tosio Martinengo in piazza Moretto 4, è allestita "Un caravaggesco nelle collezioni lombarde", prima esposizione italiana dedicata al pittore fiammingo Matthias Stom che presenta le opere del maestro seicentesco conservate sul territorio lombardo.
Quattro i capolavori provenienti da collezione privata bergamasca (Incredulità di san Tommaso; Dedalo mette le ali a Icaro; Guarigione di Tobia; Cristo fra i dottori), tre dell'Accademia Carrara tra cui due notturni, genere per il quale l'artista è noto, e un San Giovanni Battista dalla parrocchia dei Santi Bartolomeo e Stefano. L'esposizione comprende il grande quadro con Vespasiano che libera dalle catene Giuseppe Flavio, da Santa Maria Assunta a Soncino in provincia di Cremona e e tre opere della Pinacoteca Tosio Martinengo, l'Incredulità di san Tommaso e due inediti, recentemente concessi in comodato da una collezione privata bresciana. Con l'eccezione dell'enorme pala di Chiuduno, raffigurante l'Assunzione della Vergine, si tratta dell'intera produzione dell'artista conservata in Lombardia.
Matthias Stom nasce probabilmente intorno al 1600 in una località delle Fiandre meridionali, non vi sono notizie circa la data e il luogo di morte.
La sua parabola creativa si può suddividere in diverse stagioni: da quella iniziale, svolta tra Anversa e Utrecht, a quella romana, la più importante e decisiva per la sua carriera. Nella Capitale Stom mette a punto un linguaggio fortemente naturalistico, rimanendo sempre fedele alle istanze caravaggesche. Dopo Roma si registrano soggiorni a Napoli, a Palermo dove, intorno al 1640, esegue una grande quantità di opere dalle dimensioni notevoli, e a Venezia. Dal 1645 non lascia più tracce documentarie di sé.