Descrizione
Proseguono i complessi lavori di bonifica bellica nell'area dell'ex Polveriera di Mompiano, preliminari alla realizzazione del progetto di rigenerazione e di riuso degli spazi esterni - già oggetto di progettazione partecipata - approvato dalla Soprintendenza nel 2022 (ad eccezione delle riservette). L'intervento ha evidenziato la necessità di operazioni più estese e approfondite rispetto a quanto inizialmente previsto.
Il progetto di riconversione e la necessità della bonifica
Nell'ambito del progetto di riconversione delle aree esterne della prima porzione dell'ex polveriera di Mompiano, per procedere con il successivo livello di progettazione esecutiva dopo il benestare della Soprintendenza sul progetto definitivo del 2021, è emersa la necessità di intervenire con una bonifica bellica profonda in alcune aree.
L'affidamento del servizio e le prime autorizzazioni
Il servizio di bonifica bellica è stato affidato nel mese di agosto 2023, con determinazione dirigenziale, ad una ditta specializzata iscritta nell'apposito albo presso il Ministero della Difesa, per un importo complessivo di € 48.572,59. L'intervento doveva riguardare inizialmente una bonifica rapida superficiale di controllo - considerato che il Comune già disponeva di un certificato di bonifica superficiale rilasciato dal Ministero della Difesa - cui sarebbe seguita una bonifica profonda solo nei siti oggetto di escavazione previsti dal progetto, per valutare la capacità portante e la qualità dei suoli.
Come previsto dalla normativa, ogni bonifica di tipo bellico deve avere un preventivo assenso dal Ministero della Difesa attraverso il DUB (Documento Unico di Bonifica Bellica Sistematica Terrestre), nel quale sono contenute le aree indagate e le modalità di esecuzione. Per l'ex polveriera questa autorizzazione militare è giunta il 23 novembre 2023.
L'avvio dei lavori e le prime criticità
Il servizio è iniziato il 1° marzo 2024, ma fin dalle prime battute è emersa una situazione molto più complessa del previsto. I segnali rilevati attraverso il metal detector - forse a causa dell’impiego di metodologie più raffinate rispetto a quelle impiegate nella bonifica militare precedente effettuata a cura del Ministero della Difesa- hanno evidenziato una situazione molto incerta anche nello strato superficiale, ovvero entro il metro di profondità. Ciò non significava necessariamente la presenza di ordigni, ma anche solo la presenza di pezzi di ferro abbandonati, frammenti di cemento armato o semplicemente mattoni ricchi di ferro.
La necessaria variante al progetto
Viste le criticità emerse, si è reso necessario richiedere una variante al DUB, modificando sia le aree indagate, sia le modalità di bonifica: non più attraverso trivellazioni mirate, ma attraverso una bonifica per strati, movimentando quindi un volume di terreno molto più elevato rispetto a quanto preventivato. In attesa della nuova autorizzazione, nell'estate 2024 (dopo aver sospeso la bonifica il 13 marzo 2024), l'area è stata riaperta al pubblico. L'assenso del Ministero alla variante al DUB è giunto il 27 giugno 2024 e le operazioni di bonifica sono riprese il 23 settembre 2024.
I rinvenimenti degli ordigni bellici
Il 7 gennaio 2025 - dopo il ritrovamento di una granata d'artiglieria italiana da 65mm HE e di cinque proiettili controaerei italiani d'artiglieria da 20mm HE in prossimità della riservetta 5 - le operazioni sono state sospese per consentire l'allontanamento e il brillamento degli ordigni da parte del Genio Militare.
Pur avendo portato a termine questo intervento già alla metà di gennaio, le operazioni di bonifica bellica sono state riavviate solo a partire dal 1° luglio 2025, in quanto sono stati nel frattempo perfezionati sia l’integrazione contrattuale (viste le maggiori lavorazioni) alla ditta incaricata della bonifica bellica per un importo complessivo di 23.466,18, euro sia un ulteriore affidamento di smaltimento dei materiali recuperati nel corso della bonifica (cemento, asfalto e altri materiali edili) con la nuova modalità a strati, che finora ha portato in discarica 176 metri cubi di inerti, per un importo complessivo di 64.919,25 euro.
Già in data 4 luglio 2025 è stato però ritrovato un nuovo ordigno che ha determinato la sospensione dei lavori per consentire nuovamente l'intervento del Genio Militare.
L'ampliamento dell'area di bonifica
Dato che è stato trovato materiale bellico tra le riservette 5 e 6, è necessario ora intervenire anche un'area a prato di circa 900 metri quadrati, non contemplata dalla variante al DUB del 27 giugno 2024. L'intervento avrà luogo non appena giungerà l'assenso militare.
La ricerca di finanziamenti per il progetto
Nel frattempo, il Settore Verde urbano e territoriale, confidando nella conclusione della bonifica, ha ricercato finanziamenti per le opere previste dal progetto del 2021.
In particolare, nel mese di aprile 2025 la Giunta comunale ha approvato la partecipazione al bando pubblico per la selezione di piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, nel contempo, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica che necessita solo delle autorizzazioni da parte degli enti superiori.
I dettagli del progetto di rigenerazione
Il progetto, presentato il 4 aprile 2025, prevede il recupero dell'area già aperta al pubblico - quella della progettazione partecipata con esclusione delle due riservette - oltre al recupero del cammino di ronda e del tracciato sulla sponda destra del torrente Garzetta, per incrementare l'area a disposizione dei cittadini.
È stato richiesto un finanziamento di 1.500.000 euro rispetto a un importo progettuale complessivo di 1.794.662 euro. Le restanti somme, in caso venga erogato il finanziamento governativo, verranno coperte con fondi comunali già previsti a bilancio nella corrente annualità. Sul progetto la Soprintendenza si è già espressa favorevolmente nel maggio scorso. Ad oggi si è in attesa della risposta da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il progetto per il Corpo di Guardia
L'Amministrazione ha inoltre avviato la progettazione per il recupero del Corpo di Guardia dell'ex Polveriera: un edificio di valore storico che potrà essere riqualificato una volta che gli interventi renderanno praticabili le riservette. Anche questo progetto attende il completamento delle operazioni di bonifica per poter procedere con la fase definitiva di progettazione.