Descrizione
La Giunta comunale, su mandato del Consiglio, ha approvato il Protocollo di intesa per l'adesione del Comune di Brescia al programma "Città amiche dei bambini e degli adolescenti" che sarà sottoscritto con il Comitato Italiano per l'Unicef - Fondazione Ets, primo passo per aderire al percorso proposto dall'Unicef alle amministrazioni locali che vogliono costruire città a misura di bambini e adolescenti.
Viene così avviato l'iter per ottenere l'accreditamento "Città amica dei bambini e degli adolescenti", percorso lungo e partecipato che coinvolgerà gran parte degli assessorati e prevede 9 passi: adozione della delibera di adesione e firma del protocollo d'intesa; istituzione di un coordinamento tra assessorati; svolgimento di un'analisi della condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in città per giungere alla valutazione "ante" e "post" dell'impatto delle politiche intraprese; Elaborazione di una strategia completa e condivisa individuando le priorità nell'ambito delle cinque aree obiettivo; traduzione della strategia nel DUP e nel bilancio; istituzione di un organismo di coordinamento tra amministrazione e società civile; implementazione della strategia nelle politiche; elaborazione di un rapporto periodico per valutare e illustrare i progressi realizzati e i passi ancora da compiere e infine ottenimento dell'accreditamento con l'attuazione di tutte le fasi previste, valido due anni.
Il Comune di Brescia nel 2009 aveva istituito il "Consiglio Comunale dei Ragazzi" con l'obiettivo di dare voce alle esigenze delle ragazze e dei ragazzi e bresciani delle classi IV e V delle scuole primarie e di tutte le classi delle scuole secondarie di primo grado. Dal 2023 l'Amministrazione comunale si è dotata della figura del Garante dei diritti dell'infanzia e adolescenza.
L'adesione al programma "Città amiche dei bambini e degli adolescenti" rappresenta uno strumento per sviluppare ulteriormente le politiche messe in campo finora su questi temi con la volontà di elaborare politiche di promozione del benessere dei minorenni sulla base dei principi enunciati nella Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza tra i quali, in particolare, la non discriminazione (art.2), il superiore interesse del bambino e dell'adolescente (art.3), quello di vita, sopravvivenza e sviluppo (art.6) e di partecipazione e ascolto (art.12).