Descrizione
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EFFETTI DELLA FRAMMENTAZIONE SULLA BIODIVERSITÀ VEGETALE DELLE FORMAZIONI BOSCHIVE IN AMBITO ANTROPIZZATO
PATRIZIA DIGIOVINAZZO, FRANCESCO GENTILE FICETOLA, EMILIO PADOA-SCHIOPPA, LUCIANA BOTTONI, CARLO ANDREIS
Parole chiave – Lombardia, boschi mesofili, indicatori nemorali.
Riassunto – Scopo del presente studio è la stima della relazione tra un gruppo di indicatori nemorali e alcuni parametri morfostrutturali del frammento boschivo (area, forma, distanza) in un’area particolarmente frammentata della porzione nord-ovest della Lombardia. Al fine di ottenere il gruppo di indicatori nemorali sono state selezionate specie perenni a partire da rilievi effettuati nella parte meno frammentata dell’area di studio, caratteristiche o differenziali di Fagetalia sylvaticae, Carpinion betuli o Erythronio-Carpinion, con appropriati valori degli indici L e H di Landolt. Successivamente sono state analizzate le relazioni esistenti tra il gruppo di indicatori e le caratteristiche morfostrutturali di boschi censiti nella porzione più frammentata dell’area di studio. Il modello GLM mostra una forte relazione tra la dimensione del frammento e il numero degli indicatori, mentre il modello GAM evidenzia una relazione non lineare tra le due variabili. Tale modello suggerisce la presenza di una soglia ecologica oltre la quale il numero degli indicatori non aumenta all’aumentare della superficie boschiva.
Riassunto – Scopo del presente studio è la stima della relazione tra un gruppo di indicatori nemorali e alcuni parametri morfostrutturali del frammento boschivo (area, forma, distanza) in un’area particolarmente frammentata della porzione nord-ovest della Lombardia. Al fine di ottenere il gruppo di indicatori nemorali sono state selezionate specie perenni a partire da rilievi effettuati nella parte meno frammentata dell’area di studio, caratteristiche o differenziali di Fagetalia sylvaticae, Carpinion betuli o Erythronio-Carpinion, con appropriati valori degli indici L e H di Landolt. Successivamente sono state analizzate le relazioni esistenti tra il gruppo di indicatori e le caratteristiche morfostrutturali di boschi censiti nella porzione più frammentata dell’area di studio. Il modello GLM mostra una forte relazione tra la dimensione del frammento e il numero degli indicatori, mentre il modello GAM evidenzia una relazione non lineare tra le due variabili. Tale modello suggerisce la presenza di una soglia ecologica oltre la quale il numero degli indicatori non aumenta all’aumentare della superficie boschiva.
Key words – Lombardy Region, mesophylous forests, woodland indicators.
Abstract – Fragmentation effects on fl oristic biodiversity in suburban forests. The aim of the present study is to assess the relationship between several woodland indicators and features of forest patches, in a fragmented portion of north-western Italy (Lombardy). In order to obtain a group of floristic indicators, we chose perennial herbs characteristic of the phytosociological syntaxa Fagetalia sylavticae, Carpinion betuli and Erythronio-Carpinion, with suitable Landolt L and H index, coming from previous relevés in a conserved area. Then we analyzed the relationship between richness of indicators and the features (patch size, shape, connectivity) of forest patches recorded in a fragmented study area. Generalized linear models showed that the number of forest indicators was positively related to fragment size and connectivity. Generalized Additive Models showed that the relationship between indicator richness and fragment size was nonlinear. The number of forest indicators increased until 35- 40 ha and above this size the richness was almost constant The identification of a threshold in the relationship between patch area and indicators suggests an abrupt response to changing landscape features; using thresholds in landscape planning can allow a quantitative estimation of optimal patch size.
Abstract – Fragmentation effects on fl oristic biodiversity in suburban forests. The aim of the present study is to assess the relationship between several woodland indicators and features of forest patches, in a fragmented portion of north-western Italy (Lombardy). In order to obtain a group of floristic indicators, we chose perennial herbs characteristic of the phytosociological syntaxa Fagetalia sylavticae, Carpinion betuli and Erythronio-Carpinion, with suitable Landolt L and H index, coming from previous relevés in a conserved area. Then we analyzed the relationship between richness of indicators and the features (patch size, shape, connectivity) of forest patches recorded in a fragmented study area. Generalized linear models showed that the number of forest indicators was positively related to fragment size and connectivity. Generalized Additive Models showed that the relationship between indicator richness and fragment size was nonlinear. The number of forest indicators increased until 35- 40 ha and above this size the richness was almost constant The identification of a threshold in the relationship between patch area and indicators suggests an abrupt response to changing landscape features; using thresholds in landscape planning can allow a quantitative estimation of optimal patch size.