Descrizione
CARATTERI MORFOLOGICI ED EVOLUZIONE
DEI FENOMENI CARSICI PROFONDI NELLE ALPI APUANE
(Toscana, Italia)
LEONARDO PICCINI
Riassunto -Lo studio dei sistemi carsici delle Alpi Apuane, e dei loro rapporti con l'assetto morfologico, ha permesso di ipotizzare un quadro evolutivo in grado di dare un ulteriore contributo alla storia morfotettonica plioquaternaria di questo settore di Appennino.
In sintesi queste le conclusioni a cui si è giunti:
I fenomeni carsici delle Alpi Apuane hanno avuto una storia complessa che ha inizio sin dal primo denudamento del nucleo apuano, che ha messo alla luce le formazioni carbonatiche della successione apuana metamorfica (in particolare marmi e dolomie).
II carsismo si è sviluppato prima nel settore sud-occidentale e si è poi esteso a tutte le Apuane. Ciò è da mettere in relazione sia con l'assetto strutturale del nucleo apuano sia con il fatto che i bacini periapuani sono andati sprofondando a partire da S e da W verso N ed E favorendo la carsificazione delle rocce carbonatiche a pa1tire dai settori sud-occidentali.
Lo studio delle morfologie ipogee dei principali sistemi carsici e di alcune cavità relitte suggerisce l'esistenza di almeno tre fasi di sviluppo preferenziale dei fenomeni carsici; fasi che trovano riscontro in altrettante generazioni di superfici a bassa pendenza o di creste a sviluppo orizzontale.
I fenomeni carsici più antichi. costituiti da alcune cavità relitte con morfologie di tipo freatico poste intorno ai 1500 m di quota, si sono formati in un paesaggio ben diverso dall'attuale con un livello di base almeno 1000-1200 m più alto. La presenza di ciottoli di arenarie non metamorfiche nelle gallerie superiori del Complesso Carsico del M. Corchia fa propendere per una età riferibile al Pliocene medio-superiore, in cui cioè l'idrografia superficiale sulle Apuane non era ancora condizionata dall'esistenza dei bacini interrmontani del Serchio e della Val di Magra.
La seconda e più importante fase di sviluppo ha dato origine alla maggior parte delle morfologie freatiche dei sistemi carsici sotterranei, ora posizionate prevalentemente tra 1200 e 1000 m, in coincidenza con numerosi lembi di superfici a bassa pendenza che testimoniano l'esistenza di una morfologia relativamente matura sviluppatasì durante una fase di stasi tettonica. È in questa fase che si sono sviluppati i grandi piani di gallerie del Corchia grazie all' esistenza di un bacino chiuso che convogliava grosse quantità di acqua verso di esso. Durante questa fase nelle estreme porzioni nordorientali delle Apuane non si avevano m1cora affioramenti di rocce carbonatiche tali da permettere lo sviluppo di fenomeni carsici profondi.
La terza fase, precedente alla attuale, ha interessato tutto il massiccio apuano dando origine a sistemi freatici posizionati intorno ai 600-700 m di quota con drenaggio centrifugo. Questa fase ha agito sia sul versante garfagnino delle Apuane, dove è ancora attiva, sia sul versante marino, dove invece il livello di base si è ulteriormente abbassato sino a circa 300 m di quota.
Summary - Morphological characters and evolution of deep karst phenomena in the Alpi Apuane (Toscana, Italia). Thanks to the study of karst caves systems in the Alpi Apuane i t was possible to put forward an evolutionary mode! of the morphotectonic setting. This model is an important contribution to thc understanding of the plioquaternary morphotectonic history of this si de of the Apennines.
The main conclusions can be so summerized:
The apuan karst shows a multi-phase history beginning with the denudation of the metamorphic complex and the outcropping of carbonatic formations (marble and dolostone).
The development of caves first began on the south-western side, widening progressively out to the rest of the Apuane. Infact the structural pattern of the Apuane and the migration from S and W towarsd N and E of the tectonic collapse of intermontane basins causa! the carbonatic rocks to ontcrop first on the south-western side.
The spatial and morphogenetic analysis of ca ves systems and relict -ca ves suggests the existence of three development phases. These different phases may be related to piane surfaces and horizontal ridges.
The oldest caves, which show phreatic passages at more than 1500 m a.s.l., formed in a landscape very different from the present-day one and with a base level 1000 m higher than now. The presence of non-metamorphic sandstones pebbles in the upper galleries of Corchia Complex suggests that this galleries, and the other relict-caves, formed in a morphotectonic pattern in which the Apuane were a low-relief area bounded on N and E by highlands of non-metamorphic rocks. Such morphotectonic setting existed during the Pliocene, before or at the beginning of the collapse of the intermontane basins of Serchio and Magra Valley.
The second and more important phase gave origin to most of the phreatic caves, which are now positioned beetwen 1200 and 1000 m of elevation. These caves are well related with planation surfaces that are probably remnants of a mature topography developed during an early quaternary phase of tectonic quiescence. During this phase a closed basin of some tens of km2 drained allogenic waters towards the Corchia Complex, allowing the development of large conduit-levels in it. On the north-eastern side of the Apuane the lack of outcroppings of carbonatic rocks did not allow the development of karst.
The third phase of karst evolution is responsible for the formation of phreatic conduits now positioned between 700 and 600 m a.s.l.. This phase acted on the Garfagnana side of the Apuane, where it is stili active, and on the seaward side, where the karst base level, corresponding to the main karst springs, is now around 300 m of elevation.