Descrizione
Vicesindaco del Comune di Brescia
Doralice Vivetti era nata in provincia di Milano da genitori bresciani. Trasferitasi la famiglia a Brescia, aveva studiato all’Istituto Veronica Gambara, diventando maestra elementare e dedicandosi per 28 anni all’insegnamento. È stata una delle prime donne a impegnarsi in politica e ad assumere ruoli di primo piano in città, mossa da un’ispirazione cristiana che l’ha portata a militare nelle fila della Dc prima e della Margherita poi. Nubile, ha profuso tempo ed energie per il bene comune, senza risparmiarsi. È stata consigliere comunale ininterrottamente dal 1975 al 1994. Ha ricoperto una prima volta il ruolo di assessore all’Assistenza e all’Igiene dal 1977 al 1980, con sindaco Cesare Trebeschi. In questa fase ha partecipato alla storica udienza del Consiglio comunale di Brescia in Vaticano con papa Paolo VI avvenuta il 10 dicembre 1977. Successivamente, dal 1990, è stata assessore alla Cultura. Dal 27 gennaio al 30 luglio 1992 è stata vicesindaco nella giunta guidata dal socialista Gianni Panella: è stata la prima donna a ricoprire tale incarico dopo Antonia Oscar Abbiati, che lo era stata con i sindaci Ghislandi e Boni. Successivamente è stata assessore della giunta guidata da Paolo Corsini fino allo scioglimento del Consiglio comunale avvenuto nel giugno del 1994.I tanti impegni in istituzioni pubbliche e nella società civile che ha assolto con una passione e un rigore da tutti riconosciuti, sono stati pubblicamente encomiati con il titolo di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana conferitole il 2 giugno del 2003.È stata per sette anni (a partire dal 1970, su nomina dell’Amministrazione provinciale) membro del Consiglio d’amministrazione degli Spedali Civili, in un’epoca in cui la governance dell’ospedale cittadino era espressione della politica locale. Forte della sua esperienza nel settore dei Servizi sociali, e in particolare dell’assistenza agli emarginati, nel 1994 è stata eletta presidente del Centro bresciano di Solidarietà Onlus, organismo di volontariato che è stato fra i primi a occuparsi in città del soccorso e del recupero dei giovani travolti dalla piaga della tossicodipendenza. Vivetti ha ricoperto anche il ruolo di presidente della commissione per il progetto «Obiettivo anziani» in Regione. Dal 2000 al 2006 è stata, per due mandati, presidente della Fondazione Asm, creata nel 1999 per mantenere vivo il legame fra la storica Azienda dei Servizi Municipalizzati (nel frattempo fusasi con la milanese Aem per dar vita ad A2A) e la città, e perseguire finalità di educazione, istruzione, ricreazione, cultura, assistenza sociale, ricerca scientifica e promozione culturale attraverso il sostegno a soggetti del terzo settore e ad istituzioni. Nel 2017 è stata nominata membro del Cda della Fondazione Teatro Grande, nata nel 2010, che gestisce il Grande e che ha come obiettivi primari la valorizzazione della tradizione, la contemporaneità, la pluridisciplinarità e i giovani. Anche in questo ruolo Doralice Vivetti ha profuso la sua esperienza amministrativa, la sua sensibilità culturale, la sua curiosità intellettuale. È stata attiva componente del Gruppo Promozione Donna che indice il premio “Laura Bianchini”, ideato per segnalare donne impegnate nella società bresciana.