Sequestrati 179 grammi di cocaina, una pistola semiautomatica
calibro 7.65, un taser, 1.650 euro e due persone arrestate. È questo il
risultato dell’intervento antidroga effettuato lo scorso 27 gennaio dalla
Polizia Locale di Brescia.
L’indagine è stata avviata a seguito di un’operazione
portata a termine il 12 gennaio scorso grazie alla quale erano stati arrestati,
per concorso in spaccio di cocaina, un italiano e la sua convivente albanese.
Poco prima di quell’intervento, all’interno del
palazzo di via Oberdan dove risiedeva la coppia, era entrata una 44enne ucraina,
residente in città. La donna aveva con sé una consistente somma di denaro in
contanti e ne aveva giustificato il possesso affermando di dover pagare la
riparazione di un tablet. Pur avendo risposto in maniera plausibile alle
domande, alcune incongruenze nelle sue affermazioni avevano destato il sospetto
degli agenti che, nei giorni successivi, hanno approfondito le indagini. La
Polizia Locale ha così scoperto che la 44enne conviveva con un uomo originario
del Bangladesh di 45 anni, residente al Villaggio Sereno e proprietario di due Phone
Center in via Milano e in via Foppa. Alcune fonti confidenziali hanno riferito
agli agenti che il 45enne era coinvolto nel traffico di cocaina. L’auto
dell’uomo, una Volkswagen Golf intestata alla sua compagna, è stata quindi
pedinata in diverse zone di Brescia e dell’hinterland. La
vettura è stata seguita dal Villaggio Sereno fino a un locale di Roncadelle
noto per lo spaccio di cocaina.
Nel pomeriggio di venerdì 27 gennaio, quindi, è
scattata l’operazione. Gli agenti, in borghese e con veicoli di copertura,
hanno seguito il bengalese fino all’arrivo nel Phone Center di via Milano dove sono
state notate diverse persone conosciute dalle forze dell’ordine come
spacciatori. L’uomo, salito poi a bordo della sua auto, ha iniziato a
percorrere via Milano a velocità sostenuta ed è stato bloccato in via
Trivellini. Alle domande degli agenti il bengalese ha risposto in maniera
contraddittoria, negando di essere il convivente della donna ucraina. Accompagnato
al Villaggio Sereno, l’uomo ha infine ammesso di possedere un paio di chiavi dell’abitazione
e ha aperto l’appartamento. Nella camera da letto, all’interno della tasca
interna di una giacca, è stata trovata una confezione di cellophane contenente
10 grammi di cocaina. Sempre in camera da letto sono stati scoperti 1.650 euro,
una bilancina di precisione e un taser. Nel salotto, invece, era nascosta una
busta in cellophane, avvolta in alcuni panni, contenente 159 grammi di cocaina,
mentre altri 10 grammi di cocaina sono stati trovati sul balcone. In cucina sono
stati recuperati un’altra bilancina di precisione, due forbici e diversi rotoli
di cellophane trasparente utilizzato per l’imballaggio di stupefacenti. Nel
corridoio, in un vasetto per lo zucchero, erano nascosti 145 grammi di sostanza
da taglio. Nella seconda camera da letto, sfruttata dalla coppia come ripostiglio
per gli indumenti, è stata recuperata, in un sacchetto della spesa, una terza
bilancia. Inoltre, gli agenti hanno scoperto nella cantina una pistola
semiautomatica calibro 7.65 all’interno di una fondina in pelle nera infilata
in una borsa di plastica e, in una confezione separata, 20 proiettili dello
stesso calibro. L’arma, di fabbricazione bresciana, non era registrata nel catalogo nazionale
delle armi comuni da sparo.
Infine, all’interno del veicolo, gli uomini della
Polizia Locale hanno trovato un coltello di 21 centimetri.
Il bengalese
e la sua compagna sono stati quindi portati al carcere di Canton Mombello, a
disposizione dell’autorità giudiziaria.