Il Piano di emergenza Comunale di protezione civile, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta del 29 novembre 2017 con Delibera n. 97, e aggiornato in data 27 giugno 2022 con Delibera n. 33 rappresenta uno strumento con il quale l’Amministrazione Comunale si prefigge di fronteggiare e gestire le emergenze che possono verificarsi nel territorio comunale al fine di fornire una risposta adeguata, tempestiva ed efficace.
Dall’analisi della normativa vigente nazionale e regionale si evince l’importanza per il Sindaco di dotarsi in fase di previsione di un Piano di Emergenza Comunale, di mantenerlo aggiornato e di attivarlo nella fase di emergenza.
L’obiettivo di un Piano di Emergenza Comunale è l’individuazione dei rischi e degli scenari di rischio presenti sul territorio e delle risorse disponibili in caso d’emergenza, l’organizzazione delle procedure di emergenza, delle attività di monitoraggio del territorio e dell’assistenza alla popolazione.
Dal punto di vista della composizione il Piano si presenta come sotto riportato:
1 - Relazione (in allegato)
2 - Tavole rilevamento scenario sismico
3 - Analisi della pericolosità - Analisi del tessuto urbanizzato - Scenario rischio idraulico – Terremoto - Incendi boschivi - Aziende a rischio di incidente rilevante - Metropolitana
4 - Aree di Emergenza (in allegato)
5 - Didattica con la Protezione Civile (in allegato)
Il piano di emergenza, le cartografie e i rischi individuati sono stati confrontati e adeguati ai diversi strumenti urbanistici, alle direttive e ai più recenti studi territoriali disponibili di riferimento.
Nel Piano sono stati messi in evidenza tutti gli edifici strategici sede di Municipio, della Polizia Locale, delle Forze dell’Ordine, Ospedali e sedi di Gruppi e di Associazioni operanti nell’ambito della protezione civile e del soccorso sanitario.
Sono stati censiti tutti gli elementi vulnerabili della popolazione. Tra questi ad esempio gli edifici che ospitano scuole o case di riposo e altri edifici che possono accogliere grandi aggregazioni di persone (palestre, centri sportivi, chiese e altri luoghi di culto, centri commerciali, ecc.).
L’assetto urbanistico-territoriale in relazione ai rischi citati è presentato mediante la descrizione della città, delle località e quartieri ed in essi l’individuazione delle aree da utilizzare in caso di emergenza (aree di accoglienza, di ammassamento, di ricovero ).
E’ stato effettuato un inquadramento descrittivo e cartografico della rete stradale, ferroviaria e metropolitana. La viabilità stradale è stata distinta in reticolo viario di collegamento, principale e secondario. Particolare attenzione è stata riportata nell’individuazione di infrastrutture quali ad esempio ponti, viadotti e sottopassi che possono rappresentare elementi di criticità.
Sulla cartografia sono state evidenziate anche le piazzole utilizzabili per l’atterraggio e il decollo di elicotteri, quelle omologate ufficiali esistenti e quelle attrezzate per il volo notturno.
Ogni area è descritta per mezzo di una scheda contenente informazioni standardizzate, estratto cartografico su base aerofotogrammetria e/o ortofoto, e la sua funzionalità è stata verificata per mezzo di appositi sopralluoghi.
Gli approfondimenti sono stati condotti sui rischi di carattere naturale e sui rischi antropici.
In particolare, in riferimento alle caratteristiche del territorio del comune di Brescia, gli approfondimenti sono stati condotti sui seguenti rischi:
- rischio Idrogeologico;
- rischio Idraulico;
- rischio sismico;
- rischio incendi boschivi e di interfaccia;
- rischio eventi meteorologici estremi;
- rischio viabilistico;
- rischio industriale;
- rischio ambientale;
- rischio igienico e sanitario;
- Rischio black-out;
- Rischio attentati terroristici;
- Tutela beni culturali;
Tutte le figure direttamente coinvolte nel modello di intervento sono state inserite complete di nominativo, ruolo e recapiti per la reperibilità.(titolari della funzioni Augustus)
Nel Piano viene dedicato un importante spazio di partecipazione in riferimento alla gestione del rischio sismico che prevede il coinvolgimento di cittadini segnalatori qualificati che mettono a disposizione, volontariamente, parte del loro tempo per collaborare con l’unità di crisi locale in caso di accadimento di un fenomeno sismico di qualsiasi intensità.
Dopo una formazione puntuale a ciascuno di loro , i segnalatori, muniti di simboli di riconoscimento, avranno il compito di inviare alla sala Unità di Crisi Comunale le schede nelle quali riporteranno la situazione in essere nell’immediato post-scossa, di vie ed edifici-aree strategiche per la gestione della emergenza. In questo modo contribuiranno, in modo capillare, a fornire, nel più breve tempo possibile, elementi di conoscenza a chi deve gestire l’emergenza.