Passadori Giuseppe (1893-1959)

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Brescia, 20 maggio 1893 - 17 novembre 1959

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Artigiano, costruttore e restauratore di pianoforti, fondatore di un "marchio" storico dell'antica casa di pianoforti. Egli iniziò l'attività a sedici anni, riparando il suo primo pianoforte, un vecchio "Colombo" con telaio in legno in cattivo stato, sotto la guida esperta dello zio Guglielmo Borghetti, organista e insegnante di pianoforte, figlio di un antico costruttore di spinette delle quali i Passadori conservano un esemplare di fine '700 - primi '800. Appassionatosi per il riuscito restauro, divenne a tempo pieno accordatore e riparatore di pianoforti, dedicandosi a riparazioni sempre più complesse come quella effettuata in collaborazione col prof. Trainini, assistente di fisica al liceo "Arnaldo", consistente nella riduzione di un vecchio pianoforte a coda intera viennese ad un quartocoda. Verso il 1920 il Passadori ampliò la sua attività estendendola anche al commercio di pianoforti vecchi e nuovi di marche prestigiose (Steinway, Bosendorfer, Bluthner ecc.). Uno degli ultimi difficili lavori di Giuseppe Passadori fu la trasformazione, assieme al figlio Piero, del meccanismo di smorzatura a "baionetta" di un vecchio pianoforte Smith con il tipo attuale con molle singole e "cucchiaini". Con i figli Piero, Enzo e Angelo la ditta si ingrandisce: clienti illustri come i maestri Benedetti Michelangeli, Orizio, Conter, Marengoni, Tonelli, Bettini, Simoni e don Berardi, affidano i loro strumenti alle cure dei fratelli Passadori, coadiuvati dall'abilissimo accordatore Werther Bettini (Desenzano, 1911 - Brescia, 1992). Da molti anni accordatori e fornitori abituali del Teatro Grande e del Conservatorio i fratelli Passadori, con i quali collaborano ora anche i figli Beppe, Angela e Giulio. ​​​
Ultimo aggiornamento

02/11/2022, 11:45