Mario Zorzi

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Brescia, 25 marzo 1920 - Brescia, 10 maggio 2019

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Medico, docente universitario, presidente nazionale dell'Avis

Brescia, 25 marzo 1920 - Brescia, 10 maggio 2019

Medico, docente universitario, presidente provinciale, regionale e poi nazionale dell'Avis, il prof. Mario Zorzi ha dedicato l'intera sua lunga vita - è morto dopo aver festeggiato i 99 anni - alla cura del prossimo.

Mario Zorzi nacque a Brescia nel 1920. Dopo gli studi liceali, si laureò in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia, nel 1945. Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, partecipò all'attività partigiana, meritando la Croce di Guerra al Merito. All'Università di Pavia iniziò la sua lunga carriera accademica come assistente all'Istituto di Anatomia patologica, dal 1945 al 1955. E nello stesso periodo fu assistente al Servizio di Anatomia degli Spedali Civili di Brescia; nel 1961 divenne Aiuto e l'anno successivo Primario. Sempre agli Spedali Civili della nostra città, divenne direttore del Centro Trasfusionale. Dal 1978 fu anche direttore del laboratorio di istologia cito-patologica della Casa di Salute Moro di Brescia. Dal 1970 al '74 divenne coadiutore alla cattedra di Anatomia umana dell'Eulo, il nascente ente universitario bresciano, e libero docente di Anatomia e Istologia all'Università di Milano, dove poi insegnò Tecnica e Diagnostica Isto-patologica, dal 1975 al 1982. E' stato anche docente presso la Scuola ospedaliera per tecnici di laboratorio e infermieri professionali.  Numerose sono le sue pubblicazioni scientifiche, alle quali negli ultimi anni si sono aggiunti gli studi storici su medici e strutture ospedaliere bresciane.

Sempre attivo nel mondo della donazione di sangue, dal 1948 fino al 1978 fu Presidente dell’Avis comunale bresciana. Nel 1960 fu nominato Presidente di Avis Provinciale di Brescia (di cui poi fu presidente onorario) e nel 1972 di Avis regionale Lombardia (della quale fu anche co-fondatore). Nel 1979 ricoprì la carica di Presidente dell'Avis Nazionale,  ruolo che mantenne fino al 1987, dando all'associazione dei donatori di sangue uno slancio che segnò una svolta nella crescita del sodalizio e del suo rapporto con il sistema sanitario nazionale. Nel 1975 divenne anche presidente della sezione bresciana della Lega per la lotta contro i tumori. Nello stesso anno venne insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine internazionale dei donatori di sangue. In seguito venne decorato della Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica.

Sposato e con sei figli, per un quinquennio fu anche Consigliere comunale in Loggia. Dal 1997 è stato socio effettivo dell'Ateneo di Brescia. E nel 2004 ha ricevuto in Premio della Brescianità.

 

Ultimo aggiornamento

09/11/2020, 13:58