Angelo Pietrobelli

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Borgo San Giacomo (Brescia), 13 marzo 1908 - Brescia, 23 febbraio 2002

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Sacerdote, Benefattore

Figlio di una famiglia contadina di umili origini, Angelo Pietrobelli entra nel seminario diocesano (che allora aveva sede nel complesso di San Cristo in città) il 10 settembre 1922. Per mantenere i suoi studi devono mobilitarsi alcuni benefattori del paese d’origine. Ordinato sacerdote il 10 giugno 1933, assume l’incarico di vicerettore del seminario minore, che reggerà fino al 1942. Quell’anno viene nominato segretario del vescovo di Brescia, mons. Giacinto Tredici, diventando ben presto un punto di riferimento dell’intera diocesi e più in generale della comunità civile bresciana. Accanto allo zelo con cui organizza gli impegni del vescovo e lo assiste liturgicamente, don Angelo mette infatti in luce straordinarie doti di umanità, di carità, di sollecitudine verso i più deboli. Nei tempi accidentati della guerra, e a maggior ragione della guerra civile, dispensa aiuti morali e materiali, visita in carcere i detenuti politici, dà vita a un Ufficio Informazioni che – in stretto rapporto con mons. Giovanni Battista Montini e la Segreteria di Stato vaticana - cerca notizie sui dispersi in guerra, spedisce pacchi e trasmette messaggi ai militari fatti prigionieri. Nei giorni della Liberazione e nell’immediato dopoguerra – sotto l’impulso inesauribile di don Angelo – il vescovado diviene bivacco di profughi, centro di smistamento di sfollati, cuore pulsante della carità bresciana. Nominato perito del Concilio Vaticano II, dopo la morte di mons. Tredici avvenuta nel 1964 Pietrobelli viene nominato nel 1966 rettore di San Giuseppe, incarico che reggerà fino al 1995. L’antica chiesa diviene meta del pellegrinaggio di tanti emarginati, che sanno di poter contare sull’aiuto morale e materiale di mons. Pietrobelli. Lui nel frattempo si prodiga per la nascita del Museo diocesano (ospitato appunto nel complesso di San Giuseppe) e moltiplica il suo impegno pastorale: è consulente ecclesiastico del Movimento apostolico ciechi, assistente dell’Associazione familiari dei sacerdoti (1970-1986), Assistente ecclesiastico per l’Istituto federato delle Compagnie di sant’Orsola (1968-2002), superiore delle Suore del Buon pastore (1964-1984), cappellano del Carcere giudiziario di Canton Mombello (1971-1980), assistente spirituale della Cooperativa radio taxi Brescia (1980-2002), collaboratore indefesso della san Vincenzo. Quest’opera merita a mons. Pietrobelli, personalmente schivo e modestissimo, una serie di riconoscimenti e onorificenze: è canonico del Capitolo della cattedrale dal 1956 al 1999, cavaliere della Repubblica, riceve la medaglia d’oro del Comune di Borgo San Giacomo nel 1983, il premio Pilati dell’Ateneo nel 1984, il premio Brescianità nel 1986, il premio Bulloni nel 1992, la menzione speciale del premio Panzera della Cisl nel 1996.
Mons. Angelo Pietrobelli si è spento a Brescia il 23 febbraio 2002.
Ultimo aggiornamento

26/10/2016, 10:17