Alessandro Mazzola

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Brescia 3 aprile 1876 - 20 novembre 1963

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Descrizione

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Ingegnere

​Ingegnere, laureato in Svizzera a Zurigo, mise la sua competenza a servizio della città. Come assessore comunale nel 1906 presentò un progetto che portò il Comune prima a rilevare l’officina elettrica di Calvagese e poi il servizio tranviario cittadino fra Porta Trento e Porta Cremona dalla Società Elettrica Bresciana, gettando le basi del trasporto pubblico urbano. Nella sua relazione veniva prospettato lo sviluppo delle tramvie in città con una dettagliata analisi della sua sostenibilità economica. Nel 1907 la proposta di municipalizzazione del servizio tranviario fu oggetto di un referendum. I bresciani la approvarono con una maggioranza del 68,6%. In seguito  alla municipalizzazione dei trasporti nel 1908 il Consiglio comunale decise la costituzione dell’Azienda dei Servizi Municipalizzati. Mazzola progettò e diresse anche la costruzione dell'acquedotto di Mompiano e la sistemazione idraulica di Brescia. La fonte fu coperta e la sua acqua portata da una condotta lunga oltre tre chilometri alle pendici del Castello e da qui distribuita a tutta la città attraverso una rete di quasi 39 chilometri. Dal 1920 al 1922 ricoprì l’incarico di presidente dell’Azienda Servizi Municipalizzati. In ambito industriale diresse l'impianto del Caffaro e complessi come la Metallurgica Antonio Rusconi da lui costituita nel 1907 con altri soci. Cattolico convinto sin dagli anni giovanili si distinse per il suo impegno nei circoli della Gioventù Cattolica. Fu inoltre consigliere e assessore del Comune di Cellatica e sindaco della Banca San Paolo. Il suo nome è legato anche alla storia dell’Editrice La Scuola di cui fu fin dalla fondazione, nel 1904, al 1941 sindaco e consulente tecnico, poi consigliere e, dal 1943, fino alla morte, presidente. In particolare dopo la liberazione sotto la sua presidenza fu ricostruita la storica sede di via Cadorna gravemente danneggiata dai bombardamenti con l'ampliamento degli edifici e nel 1959 venne avviato il reparto rotocalcografico. Attivo nel campo della carità, si dedicò a varie iniziative assistenziali e particolarmente al Dormitorio San Vincenzo. 

Ultimo aggiornamento

30/10/2019, 12:43