AIA - Autorizzazione Integrata Ambientale

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prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento

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Autorizzazioni Ambientali

Descrizione

Descrizione

L'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) è la traduzione italiana dell’acronimo inglese IPPC: “Integrated Pollution Prevention and Control”.
Riguarda la prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento proveniente da alcune attività, tra le più impattanti (allegato I del D. Lgs. 59/2005).
 
Le autorizzazioni integrate ambientali rilasciate a queste attività:
  • ​prevedono misure intese ad evitare oppure a ridurre, se evitarle non è possibile, le loro emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo e a ridurre la produzione di rifiuti;
  • tengono conto dell’impiego di materie prime nel ciclo produttivo, dell’efficienza energetica, del rumore, della prevenzione degli incidenti, della gestione dei rischi, ecc..
L’Autorizzazione Integrata Ambientale non è solo una “somma” delle autorizzazioni ambientali che un’Azienda deve possedere (autorizzazione alle emissioni in atmosfera, allo scarico di reflui e al deposito/gestione di rifiuti), ma qualcosa di più.
E’ un nuovo punto di osservazione da cui si dovrebbe riuscire a vedere l’attività nel suo complesso, considerando anche gli effetti incrociati, per cercare di prevenire e tenere sotto controllo, in maniera coordinata, le diverse forme di inquinamento che può causare. Ed appunto seguendo il principio dell’approccio integrato l’A.I.A. richiede alle Aziende di raggiungere determinate prestazioni ambientali adottando preferibilmente tecniche di processo piuttosto che tecniche di depurazione.
 
Le condizioni per il rilascio dell’AIA (valori limite di emissione, livelli/indici prestazionali ambientali,…) sono perciò determinate, generalmente, sulla base delle prestazioni delle migliori tecniche disponibili (MTD) individuate per lo specifico impianto dal singolo Gestore. Tali tecniche sono quelle ambientalme​nte più efficaci tra quelle economicamente applicabili nelle specifiche condizioni (di settore produttivo, impiantistiche, gestionali, geografiche ed ambientali).
 
La applicazione delle disposizioni del D.Lgs. 59/2005 non deve però penalizzare il tessuto produttivo. 
In linea generale, invece, deve essere diretta ad ottenere da ciascun impianto le migliori prestazioni ambientali, senza compromettere insostenibilmente, anche dal punto di vista economico, i livelli produttivi del settore. ​
Ultimo aggiornamento

16/02/2024, 11:10