Nella mattinata
di venerdì 17 aprile, a Palazzo Loggia, si è svolta una riunione alla quale
hanno partecipato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, l’assessore alle
politiche della Mobilità, Federico Manzoni, il direttore generale di Brescia
Mobilità Marco Medeghini e i consiglieri regionali Gian Antonio Girelli (Pd),
Michele Busi (Patto Civico Ambrosoli), Fabio Rolfi (Lega Nord) e Giampietro
Maccabiani (Movimento 5 Stelle).
Nel corso
dell’incontro si è discusso della gestione del Tpl (trasporto pubblico locale)
a Brescia e, in particolare, della metropolitana leggera che, come ha
sottolineato Del Bono, è entrata in funzione nel 2013 registrando performance
straordinarie. I passeggeri del trasporto pubblico locale sono aumentati dai 40
milioni del 2012 ai 49 milioni del 2014 con un incremento del 20%. Numeri
significativi che dimostrano come le previsioni sull’utilizzo della
metropolitana sia state ampiamente confermate dai dati reali. La metropolitana
leggera, ha proseguito Del Bono, contribuirà a ridurre il traffico cittadino
del 5%.
Il sindaco Del
Bono è poi entrato nel merito dei trasferimenti che il Comune riceve dalla
Regione Lombardia per il trasporto pubblico locale, mettendo in luce la
disparità di trattamento rispetto ad altre città lombarde come Milano e
Bergamo. Nonostante la metropolitana sia operativa dal 2013, il corrispettivo
per chilometro ricevuto dal Pirellone non è coerente con l’efficienza e
l’importanza dell’infrastruttura bresciana.
Attualmente il
Comune di Brescia incassa il corrispettivo del trasporto su gomma, pari a 1,43
euro a chilometro, inferiore rispetto ad altre realtà della Regione che hanno
infrastrutture equivalenti alla metropolitana bresciana. Grazie a questo mezzo
di trasporto si è registrato un aumento dei chilometri percorsi pari a 1
milione e 750mila. Nonostante ciò, ha osservato Del Bono, l’amministrazione
comunale continua a ricevere dalla Regione le stesse risorse di prima.
Con i
consiglieri regionali presenti alla riunione il Comune ha intrapreso un
percorso comune per riequilibrare una situazione di iniquità economica e per
evitare che i trasferimenti non concessi dalla Regione vengano recuperati facendo
leva sulla fiscalità locale.