Si è conclusa la
sistemazione della zona sud del Duomo Vecchio di Brescia. Nel corso
dell’intervento è stato posato, a sud del transetto, un cordolo forato in
pietra per la micro ventilazione delle pareti esterne, è stata migliorata
l’illuminazione della piazzetta e l’area verde circostante.
L’azione rappresenta
il proseguimento del lavoro di scavo avviato nell’estate del 2010 con l’intento
di isolare l’edificio dall’umidità e salvaguardare gli affreschi, le opere
pittoriche su tela e le sculture collocate sulle pareti interne.
I
lavori eseguiti sono stati autorizzati dalla soprintendenza per i Beni
Archeologici della Lombardia e dalla soprintendenza per i Beni Architettonici e
per il Paesaggio.
Nel corso dell’estate 2010 sono
state avviate le opere di drenaggio per impedire e mitigare le consistenti
infiltrazioni di un’importante porzione del lato meridionale del Duomo Vecchio.
I lavori hanno interessato le murature esterne del transetto, con profonde
escavazioni in un’area d’estremo interesse archeologico e storico.
Per queste ragioni, le
operazioni sono state portate a termine con la presenza costante di archeologi
a supporto dell’impresa edile aggiudicataria, per sorvegliare ed effettuare,
dove necessario, gli approfondimenti utili per la raccolta di dati sulla
stratificazione archeologica circostante l’edificio di culto. Le indagini
archeologiche hanno permesso di individuare diverse strutture di interesse
storico-archeologico.
Gran parte dell’area è
risultata occupata dai resti di un ambiente, ora semi-demolito e sepolto, in
origine connesso al transetto destro, come confermato anche dai disegni di
Federico Odorici. Probabilmente realizzata in un periodo compreso fra i secc.
XV e XVII a seguito dei lavori di ampliamento nella zona del presbiterio e della
successiva sistemazione del transetto, la zona era caratterizzata da murature
in pietra e malta e da un’intercapedine per drenare e isolare la parte
interrata. Più a ovest sono state portate alla luce strutture d’età romana
(probabilmente antiche “domus”) preesistenti alla basilica paleocristiana di Santa
Maria Maggiore. Inoltre, sono state trovate anche alcune tombe del periodo
tardo antico.
L’opera di scavo lungo il muro sud del Duomo Vecchio ha
permesso di acquisire dati sulla stratificazione storica dell’area e di
effettuare tutte quelle operazioni di monitoraggio finalizzate
all’individuazione e all’eliminazione della causa dell’umidità presente nelle
murature interrate del Duomo stesso e, di conseguenza, anche negli apparati
decorativi interni (affreschi, tele dipinte, elementi scultorei).