Il Tribunale Ordinario di Brescia e il Comune di
Brescia hanno siglato un accordo quadro per regolamentare l’istituto della
“messa alla prova”, ossia la possibilità per l’imputato di svolgere lavori di
pubblica utilità non retribuiti da svolgere presso enti pubblici, come previsto
dall’art.168 bis del codice penale.
Il Comune, in base alla convenzione, si impegna ad
accettare, dopo un attento vaglio preliminare compiuto insieme agli uffici
giudiziari, un numero massimo di 20 imputati per reati puniti con una pena massima
di quattro anni, come prevede la norma. I settori comunali coinvolti in questa
prima fase saranno la direzione generale, l’area tecnica e la Polizia Locale.
In allegato i dettagli dell’accordo